Se l’obbiettivo non conosce frontiere né limiti

Saul Palma, figlio di genitori separati, per vivere faceva il lustrascarpe in Nicaragua fin da quando aveva 6 anni. A 13 ha scattato la sua prima immagine. È stato uno dei giovani allievi dei laboratori sperimentali di Fotografi Senza Frontiere (www.fotografisenzafrontiere.org), associazione che dal 1997 opera nelle zone più povere del mondo per insegnare il mestiere di fotografo a chi non ha possibilità. Dopo quell’attività formativa Saul è venuto a Milano e continua a vivere, studiare e lavorare in Italia grazie a una borsa di studio. Fa parte della stessa onlus che gli ha offerto un futuro migliore e sogna di tornare nel suo paese per divulgare l’attività imparata. Ora Fotografi Senza Frontiere opera su più larga scala. Nel 2002 hanno realizzato un laboratorio presso il campo profughi di El Ajun in Algeria, luogo di rifugio dell’etnia Saharawi in conflitto con il Marocco. Nel 2005 erano a Gerusalemme, Ramallah e Betlemme con un corso che intendeva creare un ponte di pace tra le varie comunità palestinesi grazie all’uso della comunicazione per immagini.
L’associazione prese forma da un’idea coraggiosa del fotografo Giorgio Palmera che volle intraprendere questa esperienza a Managua in collaborazione con la ong italiana di cooperazione allo sviluppo «Terra Nuova» e la rete di Nitras, organizzazione nicaraguese che segue il recupero e l’educazione di bimbi lavoratori. Ne fanno parte anche Emiliano Scatarzi, altro reporter milanese e Gino Bianchi, che vive e opera a Roma. Si rivolsero a chi viveva ai margini, in paesi considerati del Terzo mondo, ed offrirono un’opportunità per raccontare la realtà locale, per spiegare attraverso una fotocamera problemi e tragedie vissute. Fu il potere dell’immagine al servizio di chi soffre, fu creatività e riscatto, fu formazione vera e vero interesse finalizzato allo sviluppo di altri popoli. L’associazione stessa offre materiale didattico e attrezzature utili all’apprendimento (macchine fotografiche, obiettivi e perfino camere oscure), in ogni paese oggetto delle sue attenzioni. Oggi Fotografi Senza Frontiere presenta il suo sito internet vestito di nuovo e un magazine on line. La onlus si affaccia sul web per divulgare più capillarmente il suo lavoro.

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