Se la moviola cambia il film della partita

Un ex arbitro raccontava che i grandi capi della categoria contestano la moviola, ormai di casa con il replay in ogni telecronaca, salvo poi usarla a piene mani per giudicare i direttori di gara e i loro collaboratori. Come dire che si potrebbe fare a meno di mandare gli osservatori sui campi di Serie A. Ma la Fifa non vuole sentire parlare di questa tecnologia in antitesi (non è polemica strumentale, ma stretta realtà) con le numerose federazioni, dal football americano alla scherma, dal rugby al tennis, che invece la usano da tempo. Di sicuro la moviola offre una visione differente da quella che si apprezza in diretta. È il caso dell’episodio che ha fatto tanto discutere ieri a Udine: sull’uscita bassa di Julio Cesar, Quagliarella è finito a terra perché ha subito fallo dal portiere nerazzurro o perché ha cercato il rigore con consumato mestiere? A velocità reale sembra rigore, alla moviola invece non si notano contatti fra portiere e attaccante. E quindi l’arbitro Banti ha visto bene.


Invece a Bergamo la moviola ha dato torto all’assistente Pirondini in occasione del primo dei due gol annullati a Gilardino. L’attaccante viola era ampiamente in posizione regolare, lo tenevano in gioco due giocatori dell’Atalanta. Bastavano 10 secondi per fare giustizia. Troppo facile.

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