«Se non sei forte non vinci a Reggio»

E sono cinque. La Lazio passa 3-2 a Reggio Calabria e si assicura la quinta vittoria di fila in campionato. Un successo fondamentale per la squadra di Delio Rossi, ora terza in classifica in coabitazione col Palermo a quota 46 punti, ma con una partita in meno dei rosanero. E i punti di vantaggio sul Milan nella lotta per un posto in Champions salgono a 6. Sabato prossimo alle 18 all’Olimpico arriva l’Empoli, difficile pensare a una battuta d’arresto per gli uomini di Rossi. Le angosce estive da penalizzazione sono già belle che dimenticate. Il mister cerca di mantenere la calma, ma gli occhi tradiscono comprensibile euforia: «I miei ragazzi sono stati fantastici, anche oggi contro una formazione in salute come la Reggina hanno dimostrato di avere il piglio della grande squadra». Un dominio tecnico e tattico ben evidente nonostante una sola rete di scarto. «Sul 2-2 pensavo a un possibile contraccolpo - continua - invece hanno ripreso a macinare gioco e alla fine hanno meritato questa vittoria, ripeto: se non hai spessore tecnico e caratteriale non vinci a Reggio». E dire che al Granillo mancavano, tra infortuni e squalifiche, giocatori importanti come Cribari, Siviglia, Mauri e Mutarelli. «Sono contento per quelli che hanno giocato meno degli altri- aggiunge il tecnico -. Non è facile farsi trovare pronti, ancora di più in un campo dove senti la pressione della gente. Siamo andati sotto, poi in vantaggio, quindi soffri, subisci il pari e poi vinci di nuovo. Sapevo di avere giocatori validi».
E a proposito della Reggina, negli spogliatoi è scoppiato il caso Aronica. Nel corso della partita il difensore amaranto avrebbe apostrofato l’appena entrato Makinwa con un poco edificante «negro di m...». «Non accetto questo tipo di insulto da nessuno - ha dichiarato l’attaccante biancazzurro nel dopo partita - figuriamoci da un calciatore, pensavo che mi avrebbe chiesto scusa, invece ha fatto finta di non vedermi».

Tutto è nato da un duello a metà campo. «Dopo un normale contrasto di gioco si è avvicinato e mi ha insultato». Sulla questione, il presidente Lotito ha già fatto sapere che valuterà attentamente le «azioni da intraprendere».

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