Sea firma l’accordo con Lufthansa: «Malpensa torna al centro d’Europa»

(...) basati su Malpensa e questo è l’inizio».
Dopo il vuoto lasciato da Alitalia, che il 30 marzo ha soppresso dallo scalo milanese due voli su tre, quest’ottima notizia «dà concretezza alle prospettive di sviluppo di Malpensa» commenta Letizia Moratti. «Lo scalo può guardare con fiducia al proprio futuro, indipendentemente dal destino di Alitalia» aggiunge il sindaco: «La partnership apre una fase nuova che confermerà il ruolo di Malpensa tra i grandi hub europei. Il sistema delle imprese e i milioni di passeggeri che usano l’aeroporto per raggiungere destinazioni internazionali avranno certezza di poter contare su uno scalo efficiente e ben inserito nel network mondiale».
Anche la Regione giudica positivamente l’intesa che, dall’inizio 2009, prevede lo stazionamento a Malpensa di sei nuovi jet Embraer 195 e voli operati dalla sussidiaria italiana di Lufthansa, Air Dolomiti, su rotte europee. «È ottima cosa e conferma che il mercato è qui» valuta Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture, ma «per Malpensa non è abbastanza»: «Il nostro territorio, le nostre aziende hanno bisogno di un hub carrier per andare direttamente in tutto il mondo». Naturalmente, aggiunge l’assessore regionale, «restiamo convinti che ci siano tutte le prerogative affinché l’evoluzione della vendita di Alitalia possa prevedere il ritorno di una nuova Alitalia come hub carrier di Malpensa» e, quindi, «è importante la conferm degli slot che Alitalia ha in pancia per la prossima stagione invernale».
E soddisfazione esprime pure Davide Boni - «Malpensa rialza la testa. Per noi Malpensa e Alitalia viaggiano su due binari diversi e prioritario è salvare lo scalo lombardo, dando possibilità di vedere riassegnati gli slot lasciati liberi» afferma il capodelegazione leghista in giunta regionale -, mentre Maurizio Lupi (Pdl) osserva che «l’accordo raggiunto dimostra come per il mercato Alitalia non possa fare a meno dello scalo milanese e viceversa» e, dunque, «tornano a galla le responsabilità del management della compagnia di bandiera e del passato governo di centrosinistra».
Valutazioni sottoscritte dal sistema imprese che, secondo Michele Perini, reclama «la liberalizzazione delle rotte, per sostenere l’interesse delle grandi linee aeree e dare a Malpensa la possibilità di crescere con i suoi mezzi»: «Malpensa» dichiara il presidente di Fiera Milano «è baricentro di una delle aree più sviluppate e ricche d’Europa e ha tutte le carte in regola per prosperare pure senza il vettore di bandiera».

Giudizio seguito da una nota di Claudio Artusi, ad Fiera di Rho-Pero - nell’accordo siglato trova «ulteriore motivo di soddisfazione» perché «Fiera Milano ha appena siglato con la fiera di Hannover, la più importante tedesca, un’intesa grazie a cui affronteremo insieme i grandi mercati extraeuropei» - e dal sostegno di Paolo Galassi, presidente Confapi: «È fondamentale che Malpensa mantenga il suo profilo di hub, pure in vista di Expo 2015, occasione irripetibile per promuovere e rilanciare il sistema produttivo nazionale».

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