Chiara Campo
«Impossibile fare previsioni». Lapertura delle buste con le offerte per lacquisto del 33% delle azioni Sea del Comune è fissata per oggi alle 16. Se ce ne sarà almeno una, sulle quattro società ammesse a partecipare alla gara, fino allultimo resta avvolto nel mistero, e lassessore ai Trasporti Giorgio Goggi sembra nutrire dei seri dubbio: «Non so se qualcuno farà o meno unofferta. Può darsi che il fuoco di sbarramento dei ricorsi, peraltro nessuno efficace, abbia intimorito banche e possibili acquirenti, tanto più che siamo a ridosso della campagna elettorale». Ad oggi pendono ancora i ricorsi dei consiglieri di opposizione e della Provincia, a cui si è aggiunto quello della Fit-Cisl sul maxidividendo approvato dal cda di Sea, e che Palazzo Marino non ha ancora ritirato. Lapertura delle buste, secondo il capogruppo Ds Emanuele Fiano, «è lennesimo atto provocatorio della giunta, non solo verso i ricorrenti ma anche nei confronti dei giudici che devono ancora pronunciarsi sul merito». Il capogruppo di Miracolo a Milano Basilio Rizzo sostiene che «con la spada di Damocle dei ricorsi, a rigor di logica non dovrebbero esserci offerte. Se ce ne saranno, invece, sarà la prova che cera un accordo pregresso che doveva essere onorato da parte del Comune. In tal caso speriamo che almeno non si firmi il contratto prima della sentenza del Tar, altrimenti sarebbe molto rischioso». Se andrà a buon fine, loperazione dovrebbe far incassare a Palazzo Marino almeno 600 milioni di euro, e oltre la metà sarebbe destinata alla quarta linea della metropolitana.
Si naviga a vista anche sulloperazione Serravalle, dopo che il gruppo Gavio ha offerto 8 euro ad azione per lintero pacchetto del Comune, la giunta (senza il voto di An e Lega) ha approvato la gara per la vendita delle azioni e il sindaco Gabriele Albertini ha chiesto che la delibera fosse messa in calendario nella seduta di giovedì, anche se dovrebbe slittare alla settimana prossima, e prima di allora il presidente della Commissione trasporti Carlo Masseroli assicura che ne convocherà una sulla questione. «Lofferta di Gavio ci porterebbe una cifra insperata in cassa e molto più alta del reale valore delle nostre azioni - sottolinea Goggi -, la delibera comunque prevede una gara, e non la vendita diretta. Ma il consiglio è sovrano, e non sappiamo se approverà la delibera».
Il capogruppo di An Stefano Di Martino sostiene che «non ci sono i tempi per approvarla e non sono nemmeno daccordo sul farlo ora». «La Serravalle - assicura il capogruppo di Forza Italia Manfredi Palmeri - andrà in aula solo se la maggioranza la definirà una priorità in commissione».
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