I telefoni della sede del Pdl hanno squillato ininterrottamente per tutto il giorno, bollenti. Saranno almeno 400 le chiamate arrivate al centralino di viale Monza ed il personale è rimasto in ufficio più del solito per rispondere a tutti. Uno solo il ritornello: «Come sta il presidente? Ditegli che siamo con lui». Cè chi ha telefonato addirittura dallAustralia, chi si è preoccupato per la salute del premier dalla Francia, dalla Spagna, dalla Germania. Da ogni paese il popolo della libertà si è fatto sentire, semplicemente per testimoniare la sua solidarietà a Berlusconi, per condannare il gesto di chi lo ha colpito. Per non restare indifferente davanti a una violenza del genere e dire. Una signora anziana ha telefonato dalla Sicilia, in lacrime, preoccupatissima: «È come se fosse mio figlio, gli voglio bene» ha detto singhiozzante.
La gente ha cominciato a telefonare in viale Monza fin dalle prime ore del mattino. A testimoniarlo è la signora delle pulizie che, mentre metteva a posto gli uffici, sentiva squillare i telefoni in continuazione, come mai capitato prima.
«Berlusconi è stato felicissimo di queste manifestazioni di solidarietà, si è commosso» dicono i militanti del partito che sono andati a trovarlo al San Raffaele. Anche i tesseramenti hanno registrato unimpennata: un centinaio solo ieri mattina.
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