Laura Novelli
Il teatro è per antonomasia arte delleffimero e gli attori, si dice, «scrivono sullacqua». Tramandarne la memoria non è dunque impresa facile ma, proprio per questo, le iniziative culturali votate allo scopo acquistano sempre e comunque il valore di significativi vettori di civiltà. Come è il caso, per esempio, della bella mostra «Almanacco teatrale n°1/2006», allestita nei locali della Casa dei Teatri di Villa Pamphilj e curata da Guido Di Palma: un calendario di ricorrenze e anniversari legati allanno in corso che propone percorsi multimediali nello spettacolo di ieri ispirati, per struttura e finalità, agli almanacchi teatrali ottocenteschi. Tre sono le sale che scandiscono questo avvolgente tuffo nella storia della scena italiana ed europea. La prima rievoca, grazie a fotografie, frasi proiettate sulle pareti e materiali sonori, le figure di Henrik Ibsen (del quale ricorrono i cento anni dalla morte) e di Luigi Pirandello (nel settantesimo anniversario della morte), tra i maggiori e più celebri autori del teatro moderno, affiancando loro il ricordo di tre grandi rivoluzionari del Novecento quali Federico Garcia Lorca (anchesso morto settanta anni fa), Bertolt Brecht (scomparso, invece, cinquantanni fa) e Samuel Beckett (di cui notoriamente cade questanno il centenario della nascita). Il secondo spazio espositivo si articola invece come «nicchia» di ricordi attoriali dedicati ad Adelaide Ristori (grande attrice del XIX secolo morta nel 1906) e a Paolo Stoppa, pregevole interprete di tanti importanti lavori nato cento anni fa e fondatore di una ben nota compagnia (la Morelli-Stoppa appunto) che ha avuto sede allEliseo e da qui ha animato i palcoscenici di tuttItalia con spettacoli diretti per lo più da Luchino Visconti.
Lesposizione rimarrà aperta fino a domani. Ingresso gratuito. Informazioni al numero 06/45440707.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.