Sensibile e i Garrone, scuola di vita nel calcio

Sensibile e i Garrone, scuola di vita nel calcio

La premessa serve per dire che il calcio è un mondo a parte. Dove le regole che valgono in tutto il resto del pianeta sono completamente disattese. E, quindi, obiettivamente, è difficile imbattersi in persone che incontreresti nel resto del mondo. E ha tutte le ragioni del mondo Duccio Garrone quando lo fa notare e va avanti per la sua strada (poi, sbaglia collaboratori e non è un intenditore di calcio, ma questa è un’altra storia). E ha tutte le ragioni del mondo Edoardo Garrone a continuare su questa linea, mediandola, ma continuandola.
Però. Però ci sono le eccezioni. Una, l’abbiamo raccontato tante volte in questa stagione, è quella dell’ex allenatore del Genoa Davide Ballardini, grande persona prima ancora che grande allenatore. Un altro, in casa blucerchiata, è Daniele Gastaldello: calciatore educato, mite, che saluta per primo quando incontra per strada, che non si monta la testa ed è davvero un valore aggiunto. Persino in stagioni maledette come quella appena passata. E come lui è un bravo ragazzo Massimo Volta.
Un altro, l’abbiamo incontrato nelle scorse settimane, si chiama Pasquale Sensibile e fa il direttore sportivo della Sampdoria. E quando si incontrano persone così, persone perbene, persone vere, persone capaci di smontare i clichè del calcio, è festa grande. È meglio che vincere lo scudetto.
Perché - come era parso chiaro fin dalle primissime esternazioni dopo l’annuncio del suo arrivo a Genova - Sensibile sembra davvero uno di quella razza lì. Uno vero. Uno serio. Uno perbene. Un duro, anche. Uno che, magari, sorridesse un po’ di più, sarebbe meglio anche per lui.
Un ragazzo giovane che è tutto fuorché un bamboccione. Uno che la vita stessa ha fatto crescere prima di tanti suoi coetanei, uno che a trentanove anni ha già vissuto in venti città ed è capace come pochi di adattarsi alle città, senza cambiare lui.
Ora riparte ufficialmente la nuova Sampdoria.

Ma la serietà, il rigore, l’etica e la morale che ci ha fatto conoscere Sensibile nei suoi primi giorni genovesi sono già la sua prima, grande, vittoria.
Qualcosa di ancor più raro del (rarissimo) fatto di azzeccare tutti i congiuntivi.
Massimiliano Lussana

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