Piero Pizzillo
La corte dappello ha bloccato il pagamento di 734 mila euro che la Banca Popolare di Lodi (ex Banco di Chiavari) avrebbe dovuto corrispondere alla vedova e ai figli di un cliente, in seguito alla condanna del tribunale civile del 18 aprile scorso che ingiungeva allistituto di credito di restituire la suddetta somma (con gli interessi), investita nel gennaio 2001 dal capo famiglia Giuseppe P. in unobbligazione Cirio, triturata, al pari di tante altre, dal fallimento dellimpero della famiglia Cragnotti. Si tratta, va subito detto, di un provvedimento provvisorio, emesso dai giudici di secondo grado in accoglimento dellappello contro la immediata eseguibilità della sentenza, presentato dalla banca tramite gli avvocati Ennio Lucarelli e Giulio Pizzoccheri. La corte non ha giudicato priva di fondamento la richiesta di sospensione dellesecutività del provvedimento di condanna, anzi lha accolta, convocando le parti per le 11,30 del 9 agosto, giorno in cui si ridiscuterà la causa, che si potrà concludere con una conferma o revoca o modifica. Il giudice Vincenzo Ferro scrive nel decreto di comparizione delle parti che le motivazioni indicate dai legali della banca «involgono aspetti problematici di particolare complessità, per cui non può dirsi, con immediata evidenza infondata listanza di riforma della sentenza».
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