Senza amici? Troppi amici? Tutta colpa del Dna

Dopo uno studio su mille coppie di gemelli un gruppo di scienziati Usa ha stabilito che le reti sociali (amicizie, rapporti personali, hobbies, etc) sono più simili fra gemelli omozigoti, ovvero identici. Allegria, amicizia, solitudine o tristezza sono figlie del nostro codice genetico.

Siete «animali sociali» o eremiti? La risposta non è su Facebook ma nel Dna. Nel nostro codice genetico, secondo le ultime ricerche, sono scolpite allegria, amicizia, solitudine o tristezza. Grazie a uno studio su mille coppie di gemelli, omozigoti ed eterozigoti, pubblicato su una rivista scientifica, gli scienziati sono arrivati a una conclusione: le reti sociali (amicizie, rapporti personali, hobbies, etc) sono più simili fra gemelli omozigoti, ovvero identici. Ecco perché gli studiosi della University of California di San Diego e dall'ateneo Harvard in Massachusetts hanno cercato di scandagliare a fondo il mistero della genetica nel tentativo di capire quali meccanismo si nasconde dietro le «simpatie» o l'amicizia. La dimostrazione scientifica è semplice. Una persona X ha due amici, A e B. «La possibilità che questi ultimi si conoscano tra loro dipende dai geni da X - dice uno dei ricercatori, Nicholas Christakis - ovvero dalla sua maggiore o minore inclinazione a creare relazioni, incrociare contatti». Da che cosa dipende? Dalla sociologia? Dalla Psicologia? Tutt'altro. La risposta, secondo gli scienziati, va interpretata in chiave «evoluzionistica». «Quanto emerso dal nostro studio - sottolinea Christakis - è senz'altro bizzarro.

Chi è un animale sociale ha più vantaggi in termini meramente evolutivi (più informazioni, più rapporti, maggiore facilità nella ricerca di un partner con cui riprodursi). Chi invece preferisce ridurre al minimo le sue frequentazioni «è meno esposto ai contagi, con benefici immediati per la conservazione della specie». E poi dice che uno si butta su Facebook...

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