
Netflix ha da poco aggiunto alla sua libreria una nuova serie australiana che, è riuscita a imporsi tra i titoli più guardati al mondo. Si tratta di Ombre nell'acqua, tratta dall'omonimo romanzo di Jane Harper. Partiamo dalla trama che, come la marea, all'inizio sembra muoversi lentamente ma poi diventa travolgente. Ambientata nella fittizia cittadina costiera di Evelyn Bay, in Tasmania, la serie ruota attorno al ritorno a casa di Kieran Elliott (Charlie Vickers), che da anni vive lontano con la sua fidanzata di origini coreane. Kieran se ne è andato dopo che la sua imprudenza in mare durante una giornata di tenpesta di quindici anni prima ha causato la morte del fratello e di un amico. Ora, con la compagna Mia (Yerin Ha) e il loro bambino, Kieran è costretto a fare i conti con un passato mai davvero sepolto, soprattutto quando una nuova vittima viene ritrovata sulla spiaggia e si scopre che all'epoca morì un'altra ragazza di cui non ha parlato nessuno... Il vero punto di forza di Ombre nell'acqua è però la sua capacità di fondere elementi da crime thriller con il dramma emotivo.
Come ha spiegato il creatore Tony la serie è «un melodramma familiare travestito da mistery»: le dinamiche affettive contano tanto quanto l'indagine. C'è molta famiglia in questa serie, con tutte le complicazioni che la famiglia comporta. Parte piano ma lo spessore psicologico è tanto.