La Serravalle cambia e fa sparire l’ad

La Serravalle cambia e fa sparire l’ad

Solo un restyling e non un terremoto ai vertici della Milano Serravalle-Milano tangenziali Spa, la concessionaria autostradale che gestisce le tangenziali milanesi e l’autostrada per Genova. Ieri assemblea dei soci per rinnovare i vertici dopo le manovre della Provincia che avevano portato alle dimissioni del presidente Marzio Agnoloni e del consigliere Bruno Villois. Portando all’azzeramento dell’intero board. Ora la riconferma di Agnoloni alla presidenza e dei consiglieri Paolo Besozzi e Bruno Villois. A completare le designazioni di diretta espressione della Provincia, il socio di maggioranza che esercita direzione e coordinamento della società, è stato chiamato Bruno Soresina (nella foto). Confermati, inoltre, Claudio De Albertis, espressione della Camera di commercio, Francesco Bertolini in quota al Comune e Giovanni Angioni per il socio privato, il Gruppo Gavio. Cariche valide fino alla chiusura del bilancio 2012. L’assemblea dei soci ha anche deciso di non procedere alla nomina di un amministratore delegato, ruolo finora occupato da Federico Giordano, l’ex manager Unicredit che sembra non godere più della fiducia del presidente della Provincia Guido Podestà. Nonostante avesse chiuso una brillante semestrale e fosse ultimamente impegnato in una ragnatela di trattative piuttosto delicate con i fondi di investimento, italiani e stranieri, per assicurare i capitali necessari a finanziare con denaro fresco i grandi progetti che attendono Serravalle, come Pedemontana, BreBeMi e Tem. Giordano lascia in cambio di una cospicua buonuscita (si dice 800mila euro) e tornerà a lavorare in Unicredit. Solo voci, dunque, quelle che alla vigilia avevano dato come papabile per occupare il suo posto di vertice Bruno Soresina. Uomo forte dell’amministrazione di Gabriele Albertini, Soresina era stato presidente di Atm, prima di dover lasciare il posto a Elio Catania voluto da Letizia Moratti. Di qualche giorno fa, invece, la nomina a direttore generale, un ruolo fino ad allora assente nell’organigramma, dell’avvocato Mario Martino, responsabile della direzione Affari legali e societari di Mm. E i cui poteri, dopo la decisione di non nominare un ad in Serravalle, potrebbero essere rafforzati, magari affiancato da uno o più consiglieri delegati. Ma per lui alcuni vedono già un incarico al vertice di Pedemontana, dopo le dimissioni dell’ad Bernardo Magrì. Lasciando magari allora il posto proprio a Soresina. Riconfermato, invece, nel cda di Serravalle Paolo Besozzi, l’ingegnere in quota Lega Nord che non sembrava dovesse restare. Un pressing del Carroccio su Podestà gli avrebbe evitato l’uscita. Rimane fuori, invece, Scarcella, il quinto nome indicato da Podestà nella rosa dei candidati al board. Il nuovo cda della Serravalle avrà come primo ordine del giorno la revisione delle deleghe e il conferimento dei poteri.


Sul fronte della società, confermata anche l’apertura della Provincia ai privati, dopo la messa a gara delle quote del Comune intenzionato a cedere il suo 18 per cento. Con Palazzo Isimbardi che controlla il 53 tramite la holding Asam e sarebbe disposto a scendere al 30-40 per cento. Ma solo con un patto di sindacato da stringere con gli attuali soci.

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