Sessa è in gran forma Tempo d’investimenti

Sessa Marine arriva a Genova in piena salute. Il 31 agosto ha chiuso l’esercizio con una crescita record: il giro d’affari nei 12 mesi precedenti si è attestata a 55 milioni, con un più 26% rispetto a quello passato, dato mai raggiunto del cantiere lombardo. Molti sarebbero già soddisfatti di quanto realizzato in un’annata non particolarmente brillante per chi non costruisce solo megayacht. Invece per la famiglia Radice, proprietaria dell’azienda, è un valido punto di partenza per nuovi programmi.
«Per la prossima stagione puntiamo a un giro d’affari sui 75 milioni, il 30% in più del risultato appena raggiunto – dice il vicepresidente Massimo Radice – per riuscirci, oltre ai nuovi modelli come la futura ammiraglia da 65 piedi, abbiamo modificato radicalmente l’azienda nelle logiche gestionali e nella struttura. Ma senza mai intaccare i valori della nostra family company, ormai alla terza generazione».
Va in questa direzione la nascita della nuova unità produttiva di Cividate al Piano (Bergamo), dedicata alle barche di grandi dimensioni: investimento importante e che permetterà nei prossimi anni di costruire modelli fino a 70 piedi. «Solo nel 2007 abbiamo impegnato più di 5 milioni nello sviluppo di nuovi modelli e per aumentare la capacità produttiva – prosegue Radice – nel prossimo esercizio ci saranno un ulteriore ammodernamento di Cividate al Piano e l’apertura di una nuova unità a Catanzaro dedicata alla realizzazione dei flying bridge». Tre le novità presenti a Genova. La più grande, se guardiamo alla lunghezza, è il C46: open hard top che punta forte sulle innovazioni tecnologiche, sul design e sui materiali. Basti pensare che si tratta di uno dei primi cruiser a essere progettata per il sistema di propulsione Volvo IPS 600 D6 da 435 cv di potenza, che al di là delle prestazioni (33 nodi di velocità massima, 26 in crociera), ha una silenziosità incredibile e garantisce grande comfort ai passeggeri. E a rendere la barca ancora più manovrabile c’è il joystick che utilizza il sistema EVC, simile a un videogioco. Altro plus tecnologico di questo 14 metri e mezzo è il PBX System, capace di distribuire, proteggere e gestire le utenze elettriche, con un occhio particolare alla sicurezza e all’autonomia energetica. All’interno, largo spazio a materiali di pregio quali rovere, acciaio, laccature nere, pelli morbidissime. Una barca tra l’altro già di successo nonostante la costruzione in serie sia iniziata qualche giorno fa: è bastato il lancio a maggio per vendere tutta la produzione della prossima stagione.
Grande attesa anche per il Key Largo 36’, ammiraglia della gamma, motorizzata con i nuovi propulsori a quattro tempi Yamaha da 350 cv. Un open sportivo e adrenalico, lungo 11,5 metri, che abbina prestazioni da offshore (punta massima di 51 nodi) e abitabilità da vero cruiser. Il tutto realizzato dopo una ricerca di design e stile estremo condotta da Christian Grande: il risultato appaga l’occhio senza che per questo sia stata trascurata la tradizionale funzionalità delle barche di Sessa Marine. La terza novità è il Key Largo 26’, open deck che si affianca al già citato 36 e all’affermato 28’.

Un 7,5 metri dove lo spazio viene sfruttato in modo magistrale, così da consentire piccole crociere nella massima comodità: basti pensare che sottocoperta c’è un’altezza d’uomo quasi di due metri. A poppa due motori Yamaha da 150 cv, per velocità massime di 43 nodi.

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