A Sestri Levante anche il partito boccia lo strappo e resta alleato

A Sestri Levante il centrodestra compatto a sostenere la candidatura a sindaco dell'avvocato Giuseppe Ianni, classe 1974, presidente del locale Circolo della Libertà e responsabile Promotori Azzurri della Provincia di Genova. Con L'Udc, in controtendenza al Casini nazionale, che si stringe a corte e fa dire al provinciale Umberto Calcagno: «Abbiamo lavorato sodo per questo candidato che dalla sua ha l'età e un futuro politico. La frantumazione a sinistra, che corre con un numero di liste mai contate in città in passato, è un dato che merita attenzione: dobbiamo serrare le fila e condurre battaglie sui valori». Assoluta condivisione di un progetto che incassa anche il consenso della Lega, da tempo autonoma negli agoni elettorali sestrini: «Qui abbiamo realizzato quello che a livello nazionale non è riuscito: - ribadisce il coordinatore provinciale Marco Limoncini - correre compatti. Non sarà solo un'azione politica, ma coinvolgerà la società civile». A sottolineare il lavoro di cesello «per trovare una soluzione in cui tutte le componenti fossero rappresentate» è il coordinatore provinciale di Fi Giovanni Boitano, mentre dal presidente provinciale di An Gianfranco Gadolla arriva la sfida al Palazzo: «Con Ianni l'impresa appassionante di riconquistare Sestri dopo cinque anni di un'esperienza tutt'altro che positiva». A suggellare il patto Massimo Pernigotti, consigliere provinciale Lista Biasotti, che zoomma sulla «candidatura innovativa in un momento di forte spinta antipolitica». Il resto è Ianni, che grida alla trasparenza con un'idea altra di politica, fatta da persone di buona volontà: «Sarò un sindaco cui si dovrà dare del tu.

Dobbiamo restituire Sestri alla sua gente. No alla desestrizzazione frutto delle speculazioni edilizie portate avanti dalle giunte di sinistra, no a tasse troppo elevate e attenzione massima a sicurezza, decoro urbano e vivibilità».

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