Da Sestri a Vallecrosia, l’intolleranza è sinistra

No, non dico in alcun modo che a disturbare il comizio di Umberto Bossi a Sestri Ponente con il fumo dei fumogeni, con il rumore delle pentole e dei tamburi, con gli slogan, con gli insulti e con le urla, sia stato Claudio Burlando. Ci mancherebbe altro.
No, non dico in alcun modo che a bruciare il point elettorale di un candidato del Pdl a Vallecrosia o a danneggiare la vetrina di un’altra rappresentante del Popolo della libertà a Sanremo, sia stato Claudio Burlando. Ci mancherebbe altro.
Soprattutto, sono convinto che Burlando sia stato un presidente della Regione molto migliore della sua giunta, assolutamente insufficiente. E che lui stesso sia una spanna avanti rispetto alla sua coalizione simile a un’armata Brancaleone dove i baciapile convivono con i paladini dei centri sociali e il popolo viola delle porpore clericali convive con il popolo viola dei massimalisti che credono che basti scrivere su internet per dire qualcosa di intelligente. O, peggio, che ti spiegano che qualcosa è vero perchè è scritto su un blog.
Ecco, Burlando è certamente meglio di tutta questa roba qua. Nettamente meglio.
Però. Però Burlando è (anche) l’espressione di tutta questa roba qua. Magari suo malgrado, ma lo è. E quindi mi rivolgo a lui perchè ritengo incredibile che ci sia un simile clima di intolleranza nei confronti di Pdl e Lega.

E, soprattutto, ritengo incredibile che manchino ondate di solidarietà contro fatti di questo genere, soprattutto da parte di chi si offende per un volantino sbagliato o per un attacco eccessivo.
Proprio perchè, personalmente e come Giornale, (...)