Da settembre una scuola nuova: è la prima volta da quasi 90 anni

Parte la riforma Gelmini. Via libera alle iscrizioni per il 2010/2011. Così cambiano le superiori: due licei in più, meno indirizzi, più inglese

Da settembre una scuola nuova: 
è la prima volta da quasi 90 anni

Il traguardo sembra ormai raggiunto. Il Consiglio di Stato ha dato il via libera ai regolamenti attuativi e la riforma delle superiori, licei, tecnici e professionali non sarà più una chimera. Partirà, sia pure tra mille inevitabili polemiche, il settembre prossimo. E per far conoscere in modo diffuso le importanti novità che ha introdotto il ministro Mariastella Gelmini, le iscrizioni dell’anno scolastico 2010-2011 per le superiori verranno fatte slittare. Si svolgeranno dal 26 febbraio al 26 marzo prossimo, mentre per medie ed elementari vale la data ultima d’iscrizione del 26 febbraio. Prima di allora, ci sarà - assicurano al ministero - una massiccia campagna di informazione per offrire ai due milioni e mezzo di studenti coinvolti gli strumenti necessari per la scelta della scuola giusta.

La Gelmini, dunque, ha vinto la sua battaglia. E a viale Trastevere c’è soddisfazione. «La riforma dei licei - si legge in una nota - può essere considerata epocale. L’impianto rivede complessivamente la legge Gentile del 1923». Dopo più di ottant’anni, dunque le superiori cambiano. Manca solo il parere delle commissioni parlamentari (è questione di giorni) e poi la versione definitiva dei regolamenti con i quadri orari sarà di dominio pubblico. I testi verranno appesi nelle scuole e le novità verranno diffuse tra le famiglie in modo capillare. Ma la semplificazione sarà un toccasana soprattutto per chi sceglie il liceo. Che non dovrà più barcamenarsi tra 396 indirizzi sperimentali. Da settembre, infatti, gli indirizzi si ridurranno solo a 6. Ecco le principali novità.

Licei Avranno dei nuovi percorsi formativi che si concretizzeranno in due bienni e in un quinto anno. I corsi saranno sei: artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane. Il monte orario settimanale sarà ridotto. Al classico sono previste 27 ore nel biennio e 31 nel triennio. Per i licei linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane, previste 27 ore nel biennio e 30 nel triennio. Più articolato l’orario dell’artistico in base ai diversi indirizzi. Poi i contenuti dell’offerta formativa. Al liceo scientifico viene previsto un indirizzo tecnologico e al liceo delle scienze umane si introdurrà un indirizzo economico sociale. Sono stati progettati, poi, 40 licei musicali sparsi su tutto il territorio.

Tecnici Per gli istituti tecnici (oggi 1.800) si prevede la limitazione degli indirizzi e il rafforzamento di ampie aree scientifiche e tecniche: i nuovi istituti tecnici si divideranno in due settori - economico e tecnologico - e avranno un orario settimanale di 32 ore di lezione, contro le attuali 36. Ci sarà inoltre più inglese, più ore di laboratorio, maggiore sinergia con il mondo del lavoro. I settori si ridurranno dagli attuali 10 a due, gli indirizzi da 47 a 11.

Professionali Oggi ci sono 1.425 istituti professionali suddivisi in 5 settori, con 27 indirizzi. Ora si articoleranno in due macrosettori: «servizi» e «industria e artigianato». Anche qui ci sarà una riduzione dell’orario settimanale, 32 ore contro 36.

Critiche Se nella sostanza tutti ritengono doverosa la mini rivoluzione delle superiori, Pd, Flc Cgil e l’Unione degli studenti ritengono che i tempi non siano ancora maturi per il cambiamento e chiedono di rinviarla di un anno. Per Manuela Ghizzoni e Giovanni Bachelet del Pd, senza un rinvio «la riforma comincerebbe nell’incertezza più assoluta, alimentando le preoccupazioni dei docenti, delle famiglie e degli studenti». Per Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, «l’assenza di un quadro certo produce conseguenze negative sulle scelte degli alunni e delle famiglie».

Critiche anche dall’Unione degli studenti: «L’insistenza con cui il ministro vuole avviare da subito la riforma dimostra come l’unico scopo di tutta questa operazione sia solo finalizzato al risparmio, senza nessun obiettivo didattico o educativo».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica