
Il 26 gennaio 1972 il volo Jat Airways Yugoslav 367 esplode in volo mentre sorvola il Non-directional beacon Hermsdorf (un radiofaro utilizzato per la navigazione aerea strumentale), situato in quella che una volta era la Germania Est. Il velivolo, diretto da Stoccolma a Belgrado, si spezzerà in tre parti e causerà 27 vittime. Ma c’è un fatto sorprendente: una donna si salverà miracolosamente dalla sciagura, entrando nel Guinness dei Primati per essere sopravvissuta ad una caduta libera senza paracadute.
L’esplosione e l'unica superstite
Siamo nel 1972 e dall’aeroporto Arlanda di Stoccola decolla un McDonnell Douglas DC-9 della compagnia aerea jugoslava, Jat Airways Yugoslav, con direzione Belgrado. L’aereo, prima dell’atterraggio a Belgrado, dovrà effettuare due scali intermedi: uno a Copenaghen, l’altro a Zagabria. Quel 26 gennaio il volo Jat Airways effettua il primo scalo a Copenaghen, da dove riparte alle 15:15, con 23 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio a bordo. Ma dopo soli 46 minuti di volo, alle ore 16, un’esplosione squarcerà il velivolo in 3 parti, sopra il villaggio cecoslovacco di Srbská Kamenice. Come prevedibile, i passeggeri verranno sbalzati fuori dall’aereo, nel vuoto, ad un’altitudine di oltre 10.000 metri, perdendo la vita. Tutti tranne una, una hostess di nome Vesna Vulovic, la quale sopravvisse incredibilmente alla violenta esplosione e alla rovinosa caduta da 10.000 metri.

Un abitante del villaggio, di nome Bruno Honke, ex ufficiale medico della Wehrmacht, che era accorso sul luogo del disastro insieme ad altri volontari e soccorritori, si aggira tra i rottami e i corpi senza vita delle vittime, quando sente dei lamenti. Le urla di dolore provengono da una zona boscosa, in mezzo al fitto della foresta, vicino ai resti sparsi dell’aereo e qui Honke farà un’incredibile scoperta: facendosi strada tra lamiere e cadaveri, troverà una giovane donna, con indosso una divisa turchese. Quella ragazza è Vesna Vulovic, unica sopravvissuta alla sciagura del volo Jat Airways Yugoslav. Vesna presenta diverse fratture: a gambe e braccia, al bacino, al cranio e 3 vertebre rotte, ma è viva. Vesna Vulovic, hostess appena 22enne della compagnia jugoslava, viene trasportata di corsa in ospedale, dove rimarrà in coma per 27 giorni. Ma cosa provocò l'esplosione del Dc-9 della Jat Airways Yugoslav quel 26 gennaio 1972?
L'attentato e la bomba a bordo
Siamo negli anni 70, all'epoca i nazionalisti croati, gli Ustascia, compirono centinaia di attentati contro obiettivi civili e miltari jugoslavi, fattore che portò gli investigatori a sospettare che i responsabili dell'esplosione del volo Jat 367 fossero proprio i nazionalisti di estrema destra. Un altro elemento che fece propendere le autorità cecoslovacche per un attentato da parte dei terroristi croati fu che lo stesso giorno, il 26 gennaio, un'altra bomba esplose a bordo di una treno diretto da Vienna a Zagabria.
Subito dopo la tragedia del volo Jat Airways, un uomo chiamò il quotidiano svedese Kvällsposten e rivendicò l'attentato, ma non furono mai effettuati arresti, sebbene le autorità cecoslovacche, in un secondo momento, attribuirono l'esplosione ad un ordigno contenuto all'interno di una valigetta. La Vulovic e i suoi colleghi che quel giorno facevano parte dell'equipaggio del volo Jat, affermarono di aver notato allo scalo di Copenaghen, un uomo scendere dall'aereo con gli altri passeggeri, infastidito e che l'uomo non risalì a bordo del velivolo che avrebbe dovuto proseguire per Stoccolma.
La teoria complottista dell'abbattimento
Anni dopo l'incidente del volo della compagnia slava, più precisamente nel 1997, il quotidiano cecoslovacco Letectví a kosmonautika riportò l'ipotesi, mai confermata, secondo cui l'aereo fu abbattuto per errore dalle difese aeree cecoslovacche. La stessa teoria venne riportata dai giornalisti investigativi tedeschi Peter Hornung e Pavel Theiner, sulla rivista tedesca Tagesschau. Hornung e Theiner affermarono di essere in possesso di alcuni documenti ottenuti dall'autorità ceca per l'aviazione civile, che citavano come causa dell'esplosione l'abbattimento del Dc-9 a bassa quota, da parte da un caccia MiG dell'aviazione cecoslovacca. Secondo la documentazione top secret in possesso dei giornalisti, il caccia avrebbe abbattuto il volo Jat Airways per sbaglio, dopo averlo scambiato per un aereo nemico, per poi insabbiare tutto.
Stando a quest'ultima teoria, ci sarebbero stati diversi testimoni oculari, i quali avrebbero avvistato l'aereo bruciare al di sotto delle nuvole e non ad alta quota. Ma fu la scatola nera a smentire l'ipotesi dell'abbattimento. I dati ottenuti dal registratore di volo infatti rivelarono altitudine, direzione, tempo, velocità e accelerazione del velivolo al momento dell'impatto, dati che non coincidevano affatto con l'ipotesi dei due giornalisti tedeschi. Il volo Jat Airways era esploso in fase di crociera, ad un'altitudine di 10.000 metri, ma sebbene la rivendicazione dell'attentato da parte dei nazionalisti croati, nessuno fu mai arrestato e sui responsabili che causarono l'incidente aleggia tutt'oggi un alone di mistero.
Vesna Vulovic, la donna che sopravvisse a un volo di 10mila metri
La hostess 22enne Vesna Vulovic, dopo 27 giorni di coma, tornò lentamente alla vita, sebbene riportò danni permanenti alle gambe. Una volta guarita, Vesna chiese di poter continuare a volare nei cieli, nonostante la terribile esperienza vissuta, ma la Jat Airways le diede un posto come hostess di terra. Fu in seguito licenziata dalla compagnia aerea per aver criticato il governo di Slobodan Milošević, ma non venne arrestata perchè il governo temeva che il suo arresto sarebbe stato mal visto dall'opinione pubblica. Nel 1985 le fu conferito il Guinness dei Primati per essere sopravvissuta ad una caduta libera da oltre 10.
000 metri ed è tutt'oggi considerata un'eroina nazionale, per il suo impegno come attivista pro democrazia. Vesna, che aveva dichiarato di non sentirsi "fortunta" e che si è chiesta tutta la vita: "Perchè sono ancora qui?", si è spenta all'età di 66 anni, in seguito a problemi cardiaci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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