È arrivato alla seconda edizione l'Ericsson Networked Society City Index, la classifica 25 tra le maggiori città del mondo in base alla loro capacità di sfruttare l'ICT per generare benefici sociali, economici e ambientali.
Le prime tre città classificate, Seoul, Singapore e Stoccolma, hanno infatti raggiunto con successo numerosi obiettivi in ambito sociale, economico e ambientale attraverso investimenti significativi nell'ICT. Singapore, per esempio, sta trainando in modo deciso l'innovazione nel settore dell'e-health ed è all'avanguardia nella gestione del traffico. Seoul, invece, sta utilizzando le potenzialità dell'ICT per trarre notevoli benefici ambientali attraverso la realizzazione di progetti high tech.
La ricerca mostra inoltre come numerose città dell'area BRIC, come ad esempio San Paolo e Delhi, abbiano avviato iniziative promettenti con i principali protagonisti in ambito ICT per superare rapidamente il proprio divario socio-economico. San Paolo, in particolare, ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali per il suo programma volto a massimizzare l'inclusione sociale attraverso il digitale.
A Delhi sono in corso diversi progetti che fanno leva sull'ICT per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Eko, ad esempio, è un'iniziativa avviata con vari stakeholder ICT che consente di effettuare transazioni finanziarie di importi limitati attraverso i dispositivi mobili o in punti vendita selezionati. Eko serve oltre 1,3 milioni di clienti e ha processato transazioni per un totale di 500 milioni di dollari tra pagamenti e micro depositi. In una città come Delhi, i cittadini possono così beneficiare dell'accesso a servizi finanziari di base e utilizzarli nell'ambito di proprie attività imprenditoriali e per ricevere il pagamento del lavoro svolto.
La crescita del PIL pro capite è spesso messa in relazione con un aumento dei consumi e di conseguenza dell'impatto ambientale, dovuto per esempio all'incremento di emissioni di CO2. Il Networked Society City Index mostra come l'ICT possa essere utilizzato per eliminare l'associazione tra la crescita del PIL e le emissioni di CO2: infatti una città con un PIL elevato può sfruttare l'ICT per ridurre i consumi, ad esempio introducendo forme di pendolarismo smart o invece, un Paese o una città in via di sviluppo può scegliere modalità di crescita più sostenibili, privilegiando per lo stesso tipo di servizi la dimensione virtuale anziché fisica.
Il nuovo studio mette in luce i benefici che l'ICT ha generato in numerose città in ambiti quali la sanità, l'istruzione, l'economia, l'ambiente e l'efficienza in generale, così come le interazioni dei cittadini con l'ICT stessa.
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