Politica

La sfida dei disobbedienti: procreare un altro partito

Mussolini, Poli Bortone e Turchi criticano Fini, invitano a disertare le urne e preparano la nascita di «Destra italiana»

da Roma

«Non c’è nessun nuovo partito», frena prudente Alessandra Mussolini. Sarà, ma in molti giurano che il concepimento è già avvenuto, e che l’embrione di «Destra italiana» attende solo di essere impiantato.
Un nuovo partito, appunto, che raccoglierebbe il testimone di quei «valori cattolici della destra» lasciati orfani dalla virata liberale di Gianfranco Fini. Il quale, denuncia cupamente la Mussolini, avrebbe ormai «praticato l’eutanasia ad An con le sue posizioni a favore del referendum sulla procreazione assistita». E ieri, a Strasburgo, i protagonisti del presunto concepimento in provetta hanno lanciato una sorta di manifesto-appello per invitare all’astensione: c’era la Nipote, che con An ha rotto ormai da tempo, ma c’erano anche due illustri rappresentanti del partito di Fini: la sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone e l’eurodeputato Franz Turchi. «Rappresentiamo la destra cattolica che non vuole mettere in discussione il suo percorso politico e riconosciamo il diritto alla vita», ha spiegato la Poli Bortone (forte di due mandati da sindaco e di centomila preferenze alle ultime elezioni europee), illustrando il documento comune concepito dai tre, che non si limita alla questione della difesa degli embrioni («momenti reali di vita», vengono definiti), ma spazia dalla richiesta di una «rimodulazione dell’euro» alla proposta di «rilanciare l’inserimento delle radici cristiane nella Costituzione europea». Non poco, per un partito che ancora non c’è. Ma che dovrebbe servire, secondo le indiscrezioni pubblicate ieri dal Corriere della Sera, a calamitare i voti destrorsi e tradizionalisti in uscita da Alleanza Nazionale, per tenerli nel centrodestra. Della partita sarebbe anche il neo-disoccupato Marcello Veneziani, ex Cda Rai, e si punta ad imbarcare anche l’ala della destra ex Dc capitanata da Fiori e Rebecchini, ormai in rotta con Fini. Dietro le quinte, poi, si sussurra di una benedizione dell’operazione da parte di Silvio Berlusconi, che avrebbe addirittura promesso una decina di collegi ai transfughi.
La Mussolini smentisce il nuovo partito, ma guarda «con soddisfazione al fatto che Adriana Poli Bortone capisca che c'è una criticità all'interno di An anche sui valori». E fa dell’astensione e della difesa della legge 40 la bandiera della nuova destra. Una notevole riconversione anche quella della bionda Alessandra, visto che all’epoca della discussione della legge, un anno fa, ebbe a dire: «Questa è una legge contro la vita, un testo aberrante che sarà la pietra tombale della procreazione assistita.

È una legge sovversiva del dettato costituzionale perché l'embrione non ha diritto assoluto rispetto alla madre».

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