Sfida tra i ristoranti: per il Gambero Rosso vince Cracco Peck

Ferruccio Gattuso

C'è chi sale e c'è chi scende, e a decretarlo è la classifica. Ovviamente insindacabile. Soprattutto, rigida e immutabile, per tutto l'anno solare: nessuna possibilità di ripescaggi o di sconti sulla penalizzazione. È il Gambero Rosso: qui si fa sul serio. E così, Cracco Peck si fregia, ancora una volta, del titolo di miglior ristorante in città: 92 punti per questo 2007, +2 rispetto alla stagione scorsa. A tallonarlo, con 86 punti (+3), Il Luogo di Aimo e Nadia. A pari merito (ma masticando amaro per un -1 che rende pessimisti), Sadler. Chi piange, magari nascosto in cucina, è il Due Spade di Cernusco sul Naviglio: in un anno, i punti in meno sono 5. Le leggi della tavola sono dure, e il Gambero Rosso ha cuore solo per i suoi lettori. E poi ci sono loro, sedici indirizzi gastronomici speciali: luoghi dove deliziare il palato, spesso anche la vista e trovare anche quella cortesia che ti fa avvicinare il gusto con più soddisfazione. Sono i vincitori del Premio Qualità/Cortesia, consegnato dal Gambero Rosso in occasione della presentazione della nuova guida gastronomica milanese. La «Milano del Gambero Rosso 2007» ha coinvolto nei festeggiamenti ristoranti, bar, negozi gastronomici che si sono meritati una simbolico Oscar del palato. Il direttore Marco Bolasco saluta la nuova guida dedicata a Milano: «Una città - spiega il dirigente romano - che cambia velocemente, è di continuo stimolo per il Gambero e per gli appassionati di cucina italiana. Milano, anno dopo anno, ha saputo rafforzarsi nella sua rivalità gastronomica con Roma, e oggi ha degli indubbi punti di forza: nella ristorazione classica ma soprattutto in quella che non punta a far mettere le gambe dei clienti sotto il tavolo. Insomma, è una città a due facce, capitale della cucina nuova, ma anche luogo importante per quella tradizionale. Senza dimenticare che, rispetto a Roma e Napoli, Milano sta diventando più competitiva sul fronte dei costi: i prezzi della gastronomia crescono più lentamente da queste parti». Happy hour, artigianato pasticcero, osterie, ristoranti e bar, come ad esempio il Bar della Crocetta. Tra gli «Oscar» del Gambero: insieme a ristoranti come il D'O di Davide Oldani a Cornaredo, le pasticcerie Lula Cioccolato di via Archimede e Panarello a due passi dal Duomo, Il Cantiere dei Sensi all’Isola, i ristoranti Ponte Rosso ai Navigli, Trussardi alla Scala, e tanti altri. La guida è compilata da un pool speciale: sono una trentina, per lo più donne, hanno volti che mantengono rigorosamente nell'anonimato. Sono gli agenti segreti più invidiati sulla piazza: licenza d'assaggio ovunque ci sia qualcosa di buono da assaggiare, e sempre pagando il conto, come un cliente qualsiasi.

Però prendendo appunti mentali implacabili. E temuti. La «Milano del Gambero Rosso 2007» costa 10 euro, 172 pagine, 10 itinerari gourmet, una scientifica suddivisione per zone di indirizzi preziosi dove scoprire il tesoro più ambito.

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