Sfida totale con Toyota che guarda tutti dall’alto

Luigi Cucchi

È la vigilia del Salone di Francoforte. Si ammirano i nuovi modelli e si interpreta l’atteggiamento degli automobilisti alla ricerca di segnali sulle nuove tendenze. Nel primo semestre il mercato europeo ha registrato un lieve calo (-1,1%): le auto immatricolate sono state poco più di 8,2 milioni.
La Germania ha registrato una crescita (+2,5%), la Francia un aumento del 5,2, la Spagna del 2,6. Perplessità nel mercato inglese e italiano. Alcuni costruttori registrano un preoccupante eccesso di capacità produttiva al punto che pare imminente la decisione di Volkswagen di chiudere il sito di Bruxelles e fare 10mila tagli in Germania. Il gruppo vuole ridurre la capacità produttiva da 6 a 5 milioni proprio per adeguarsi al calo della domanda di alcuni modelli. Altri, invece, sono in piena espansione. Toyota, secondo costruttore al mondo dopo Gm, con oltre 7 milioni di auto prodotte nel 2004, sta guadagnando quote anche in numerosi Paesi europei come Germania e Francia. Il colosso punta ad aumentare le vendite in Europa, passando da 980mila a oltre 1,2 milioni entro il 2010 (nel primo semestre del 2005 ha superato le 516mila unità). La capacità del polo francese di Valenciennes, dove si produce Yaris, è stata portata da 240 a 270mila. In Italia il primo costruttore giapponese ha sfiorato una quota del 6%, pari a oltre 127mila auto vendute. Quest’anno intende consolidare la propria posizione arrivando a 130mila.
Molti automobilisti hanno però assunto un atteggiamento riflessivo e rinviano l’acquisto di un nuovo veicolo. Il mercato si fa più difficile. Parliamo della propensione all’acquisto con Massimo Nordio, amministratore delegato di Toyota Motor Italia.
«Certamente – afferma - i continui aumenti dei prezzi del carburante rallentano il desiderio di acquistare un’auto. Nei saloni espositivi vi è un calo nelle presenze dei visitatori. Speriamo che la Grande Punto, lanciata da Fiat possa contribuire a far crescere l’interesse. Tutti i costruttori hanno bisogno di una maggiore vivacità del mercato. A Francoforte, Toyota presenterà la nuova Yaris che arriverà in Italia a gennaio. Siamo convinti che entusiasmerà molti italiani. Questo “piccolo genio” ha già avuto un ruolo chiave nel nostro sviluppo e ancora oggi rappresenta oltre il 50% delle vendite in Italia, destinate ora a crescere anche grazie ad Aygo, che dovrebbe raggiungere nel 2006 quota 24-25mila unità (7mila nel 2005 in soli pochi mesi), superando quindi quelle di Corolla (22mila unità nel 2004) e di Rav 4, il Suv più venduto (17.300). Da sempre, poi, puntiamo sull’innovazione tecnologica. Toyota Prius è stata la prima auto ibrida prodotta in grandi serie dotata dell’associazione di due motori: uno a scoppio e un secondo elettrico, funzionanti in modo associato. Questa tecnologia, già sviluppata su Lexus RX 400, sta ora per essere estesa ad altri modelli, tra i primi Lexus GS, come sarà annunciato a Francoforte. I risultati ottenuti da Toyota sono il frutto della validità del nostro prodotto, di corrette strategie di commercializzazione e di una rete di vendita motivata e determinata.

Una squadra è fondamentale se si vuole affrontare un mercato sempre più competitivo».

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