Sfilata contro gli Usa e Israele La sinistra inciampa nel corteo

Rifondazione: partecipazione a titolo personale. In piazza trotzkisti e Pdci

Emanuela Fontana

da Roma

Dire che la manifestazione pro Palestina di sabato sta dividendo la sinistra, o la sinistra radicale, non è esauriente. Il corteo sta spaccando anche i colleghi dello stesso partito, nella fattispecie Rifondazione in crisi di identità tra le spinte centrifughe dei trotzkisti e la prodianità di Fausto Bertinotti.
Il nuovo scivolo: la manifestazione convocata per sabato dal forum Palestina e totalmente appoggiata dal Pdci. A differenza di Rifondazione, che invece non parteciperà se non a livello personale. Ma la delegazione «clandestina» del Prc non sarà tanto piccola, come si può osservare nell’elenco delle «adesioni». Tra le partecipazioni anche quelle di Luciano Pettinari (ds) e di Mauro Bulgarelli (Verdi).
Il Pdci invece sarà presente ufficialmente. In prima fila il presidente della comunità palestinese in Italia, Bassan Saleh, candidato per i Comunisti italiani. Una candidatura, la sua, che «indica un target - avverte il segretario del Pdci Oliviero Diliberto - cioè che non faremo sconti a nessuno sulla Palestina». L’appello della manifestazione è: «No ai ghetti di Israele in Palestina. Uno Stato palestinese adesso». Sarà «una manifestazione per «una pace in Medio Oriente fondata sulla giustizia e per ricollocare la sinistra italiana al posto giusto nello schieramento internazionale».
Diliberto anche ieri ha ribadito la sua posizione a Francesco Rutelli: una posizione di «equivicinanza con Israele e Palestina. Non è una cosa comunista, l’ha inventata Andreotti - ha ricordato -. Se Rutelli è contrario si rilegga la storia della diplomazia italiana».
Sul sito di Forum Palestina c’è un intervento del candidato Saleh sulla vittoria di Hamas che sembra meno equivicino del pensiero di Diliberto: «La vittoria di Hamas in questa tornata elettorale non è solo una vittoria della democrazia, ma è anche una vittoria della determinazione del popolo palestinese a continuare la resistenza contro l’occupazione israeliana. I palestinesi hanno premiato la fermezza politica e sociali di Hamas».
Rifondazione sarà presente in forma non riconosciuta. Tre giorni fa, parlando del caso-Ferrando e della sua giustificazione dell’attentato di Nassirya, Gennaro Migliore, responsabile esteri del partito di Bertinotti, aveva chiarito: «Rifondazione comunista non parteciperà alla manifestazione organizzata nei prossimi giorni da alcune associazioni, e alla quale aderisce invece il Pdci. Anche se riteniamo che la partecipazione a titolo personale di alcuni esponenti del Prc sia un diritto soggettivo legittimo».
Per il Prc ci saranno, oltre al transfugo Ferrando, alcuni circoli romani («Che Guevara», «Rigoberta Menchù»), l’europarlamentare europea Luisa Morgantini, Alberto Burgio, della direzione del partito.

Presenti anche i Verdi di Ravenna, oltre a una serie di centri sociali e di organizzazioni pro Palestina come «comitato con la Palestina nel cuore», il campo antimperialista, ma anche la comunità curda e il partito marxista leninista. «Con Bertinotti - ha chiarito ieri Fausto Sorini, della minoranza del Prc - abbiamo una divergenza grave sulla questione della non violenza. Chi resiste all’occupazione non è un terrorista».

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