Questa è la campagna degli altri. Dei compagni. Barack e Michelle giocano come gli avversari. Lo scrivono ai finanziatori: lui sogna, lei attacca. Michelle aggredisce per difendere. Si capisce in fretta, prima di aprire la lettera spedita di notte. Anti-Bill, anti-Hillary, anti-tutto: «Io e Barack sapevamo che entrando in questa corsa avremmo trovato di fronte la senatrice Clinton e suo marito. Insieme. Sapevamo anche che lui avrebbe parlato del ruolo di Hillary nelle sue vittorie degli anni Novanta. Quello che non aspettavamo, almeno non dai democratici, è la tattica voglio-vincere-a-ogni-costo. Non ci aspettavamo tanta cattiveria contro Barack. Mio marito non ha un ex presidente che fa campagna per lui.
Chi lo attacca, come fa Clinton, attacca lui, me e le centinaia di migliaia di persone che fanno parte del nostro movimento. È arrivato il tempo del cambiamento. È arrivato il tempo per una nuova leadership. La Clinton ha un ex presidente dalla sua parte. Noi abbiamo un movimento intero. Abbiamo il Paese che vuole cambiare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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