(...) Le parole sono: «
ci hanno traditi, lhanno fatto tante volte, con cinismo e determinazione, e hanno messo un guinzaglio allillusione e per tutti oggi è un giorno brutto, troppe code di paglia stanno bruciando, troppa rabbia per chi vive ancora sperando in un mondo migliore».
No, non si può fare finta di niente in questo caso, non si può giustificare il tradimento della morale: quanto è accaduto è semplicemente vergognoso. Adler, parlando della vergogna, lha giustamente definita come un prodotto del sentimento sociale: in altre parole, senza vergogna, per la verità, non esisterebbe neppure la società umana. La vergogna compare, infatti, quando sono compromessi il sentimento, ed il valore della persona, e la sua dignità è persa. Adler conclude il suo saggio spiegando come il sentimento della vergogna abbia come effetto (da parte di chi lo prova) un allontanamento dallambiente... Ma allora il/la consigliere regionale non si vergogna? Bene, se per sfortuna sua, e nostra, egli/ella non si vergogna, come sembra evidente, allora non vi sono alternative, se vogliamo uscire da quel «giorno brutto» di cui parla la canzone di Bertoli: siano gli altri colleghi consiglieri regionali, che sicuramente avranno, loro sì, provato vergogna (per la categoria) riguardo a quanto successo, a pretenderne lallontanamento, per evitare la calamità.
*docente di Psicologia Medica
coord. ligure LiberalDemocratici
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