«Sfratti, vogliono scaricare tutto sulla proprietà»

Il prefetto Carlo Mosca ha chiesto al governo l’ennesima proroga delle esecuzioni

Sfratti, requisizioni contestate, svendita del patrimonio immobiliare dell’Ater, occupazioni abusive: l’emergenza casa è la priorità dell’agenda politica, soprattutto nella capitale. La mancata attuazione della legge n. 9/2007 ai vari livelli ha indotto il prefetto Carlo Mosca – in vista dell’imminente scadenza della proroga degli sfratti – a chiedere al governo misure urgenti tra le quali in primo piano un’ulteriore proroga. Secondo l’Arpe-Federproprietà, «ancora una volta si tenta di riversare sui proprietari edilizi le inadempienze e le responsabilità di chi doveva provvedere a fronteggiare, con provvedimenti immediatamente applicabili, l’emergenza abitativa. Comunque, a prescindere dell’esiguità delle risorse poste a disposizione, c’è da dire che le abitazioni con esse realizzabili potranno essere consegnate non prima di 3-4 anni, mentre per converso si continuano a vendere alloggi pubblici a prezzi stracciati, senza destinarne una parte alle esigenze degli sfrattati in spregio delle finalità dei vari provvedimenti di soppressione delle esecuzioni».

L’Arpe-Federproprietà e le associazioni che fanno parte del Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari hanno già dato il loro concreto contributo con diverse proposte avanzate al tavolo di concertazione presso il ministero delle Infrastrutture, «pur rendendosi conto delle esigenze delle categorie più disagiate, non intendono più sottostare a vessazioni, che la Corte costituzionale ha dichiarato sicuramente illegittime, e sono disposte a porre in essere tutti i rimedi che l’ordinamento appresta contro un’ulteriore proroga degli sfratti, compresi i ricorsi in sede comunitaria».

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