Shammah e tre facce diverse dell’amore

Parlare d'amore in primavera ha sempre un sapore più bello. E se a parlarne sono le donne, il gusto è anche più pieno. Ci sono tutte le sfumature dell'amore nel trittico che Andrée Ruth Shammah ha imbastito per il teatro Franco Parenti, iscrivendolo in «Racconto Italiano» (info: tel. 02.59995206; le signore entrano gratis). Donne d'Amore, in scena fino all'11 maggio, propone ogni sera, a rotazione, due delle tre piéce in cartellone. Ad alternarsi in questa staffetta dei sentimenti saranno Maria Paiato e Carlina Torta, rispettivamente interpreti di Un cuore semplice e Amaramore. Nel primo quadro Luca De Bei rilegge un racconto di Gustave Flaubert cucendo sulla Paiato i panni di una donna antica nella sua dedizione al lavoro e per gli altri, ma modernissima nel suo anelito verso il soprannaturale e nel suo essere animalista convinta. In Amaramore invece Carlina Torta, autrice e interprete, veste i panni di un'anziana insegnante che affronta la solitudine ingaggiando conversazioni con un'immaginaria classe di studenti alla quale impartire l'ultimo insegnamento: è l'amore l'unica via per ritrovare l'armonia.


«Ho voluto scegliere tre lavori che parlassero dell'amore in positivo, pur partendo da una condizione tragica», spiega Shammah presentando il pezzo forte della trilogia che andrà in scena tutte le sere: torna infatti, ad anticipare un approfondimento che il Parenti dedicherà al drammaturgo milanese, il monologo di Massimo Sgorbani Dove ci porta questo treno blu e veloce e torna anche Sabrina Colle, debuttante lo scorso anno e reduce da Ondine sempre al Parenti lo scorso inverno.

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