Arturo Diaconale
Che significa la pubblicazione sui principali giornali italiani dellestratto del conto corrente che Massimo DAlema ha sulla Banca popolare italiana? Per i garantisti non significa un bel nulla. Ognuno è libero di tenere i conti correnti nelle banche che vuole. E poiché non esiste una legge che obbliga gli esponenti dei Ds a tenere i soldi nel materasso, DAlema ha tutto il diritto di far pagare le rate del leasing della sua barca dalla Bpi.
Per i moralisti ed i giustizialisti, invece, la notizia significa fin troppo. Dopo le scarpe milionarie e dopo lo scafo miliardario, lex presidente del Consiglio ha confermato la sua tendenza ad infilarsi in affari oscuri decidendo di servirsi della banca di Gianpiero Fiorani. Cioè luomo che ha ammesso di aver imbrogliato i propri correntisti ed ha sostenuto la scalata dellUnipol di Giovanni Consorte alla Bnl. Per i vedovi di Tangentopoli ed i fautori di Bancopoli, dunque, la pubblicazione dellestratto del conto corrente di DAlema è la prova incontrovertibile dei rapporti esistenti tra Ds, Fiorani e Unipol e della necessità di fare luce su questa inquietante commistione tra politica ed affarismo sporco.
Per chi mastica di politica, infine, lapparizione sui giornali del conto del leader diessino ha un diverso e più tremendo significato. È il segnale, fortissimo e chiarissimo, che è iniziata la caccia a «baffo di ferro».
Chi ricorda come prese il via la «caccia al cinghialone», cioè a Bettino Craxi, nella prima metà degli anni Novanta, individua facilmente le analogie e capisce al volo il senso del segnale.
Si è aperta la caccia a DAlema. E dora in avanti la volpe diessina dovrà correre in lungo ed in largo per sfuggire alle torme di cani che lo rincorrono per trasformarlo in un trofeo di «lor signori».
I cani in questione sono quelli stessi che diedero vittoriosamente la caccia al «cinghialone» socialista. I grandi giornali italiani non sono, a differenza di quelli anglosassoni, i cani da guardia della democrazia. Sono i botoli ringhianti dei «poteri forti». E fanno ciò a cui sono stati addestrati, in passato anche con lavallo ed il sostegno dello stesso DAlema, dai loro padroni. Questi ultimi, infine, sono sempre gli stessi che non vogliono i politici e la politica tra i piedi per meglio spartirsi le spoglie del Paese.
Per chi mastica di politica ed è giustizialista la faccenda è motivo di divertimento. Unaltra volpe sta per essere impellicciata e la galleria degli orrori che, per un giacobino che si rispetti è la storia dItalia, si arricchisce a breve di una nuova testa mozzata.
Per chi mastica di politica ed è garantista, invece, la faccenda è motivo di una doppia inquietudine.
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