Roma

Si aprono gli «scrigni» verdi della regione

Ariela Piattelli

Dei secoli trascorsi ci resta un universo di oggetti inanimati. Quadri, monumenti, libri, tutte le opere di ingegno dei grandi del passato. Eppure abbiamo ereditato anche qualcosa di «vivo», di cui il respiro scandisce le ore dei secoli. Come i cipressi secolari, piante che continuano a fiorire da tempo immemorabili, che oggi ritroviamo nei giardini all’italiana del Lazio. «Giardini Nascosti», l'iniziativa che partirà domani (fino al 29 ottobre, ogni sabato e domenica per sette weekend), propone visite guidate in sei giardini storici privati del Lazio. Appuntamento alle 14.30 di fronte all’entrata principale dell’Auditorium-Parco della Musica, con il pullman si arriva a destinazione e dopo la visita guidata con esperti e paesaggisti, si potranno degustare i prodotti tipici del luogo.
Per la prima volta in assoluto sarà aperto al pubblico il giardino settecentesco della famiglia Salustri Galli (prima visita prevista il 7 ottobre) presso Castelnuovo di Farfa (Rieti). Un vero e proprio gioiello questo giardino all’italiana, con un panorama mozzafiato composto dalla valle del fiume Farfa ed i monti Sabini all’orizzonte: si erge ai piedi del palazzo Salustri Galli, la famiglia che lo acquistò nel 1825 dai Simonetti. Stupisce la perfetta simmetria del giardino, il disegno essenziale, le tre terrazze, raccordate da due rampe di scale, con balaustre di marmo. Entrati nel giardino, ci si immerge subito per magia nell’atmosfera settecentesca, delle lunghe passeggiate descritte anche da Goethe. Ci sono il profumo intenso di bosso, che si usava per comporre le siepi visto che ha un accrescimento lento, i cipressi secolari risalenti al ’700, un boschetto di allori, poi corbezzolo, magnolie e rose; e all’ultima terrazza del giardino l’antica fontana zampillante al centro di quattro grandi parterre. Una volta questo giardino, come molti altri, era decorato da coloratissimo arabeschi.
Animato da colori vivaci, grazie a piante che fioriscono in ogni stagione, è il giardino della famiglia Patrizi Monitoro di Castel Giuliano, sulle pendici dei monti di Tolfa (la visita è prevista per questo sabato): la caratteristica di questo giardino cinquecentesco sono i roseti, dove si possono mirare varietà infinite di rose e alcune specie molto rare. Domenica 17 sarà la volta di Castello Massimo, ad Arsoli (confine tra Lazio e Abruzzo): oltre al giardino all’italiana ricco di labirinti e parterre, sarà possibile visitare il giardino pensile di epoca medievale all’interno del castello. In programma anche visite al giardino di Stigliano, che sarà aperto per la prima volta al pubblico, a San Liberato (Bracciano), tipico giardino all’inglese che si affaccia sul lago, e all’Oasi di Porto (Fiumicino). Il prezzo del biglietto, che comprende trasferimenti, visita, guida e degustazione, varia dai 30 ai 40 euro a persona (riduzioni per gruppi e bambini). Informazioni e prenotazioni: 06.

32282219.

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