Economia

Si arrende eBay: vende Skype per 1,9 miliardi

Nel 2005 il gigante Usa delle aste online eBay aveva pagato il leader delle telefonate via Internet Skype 2,6 miliardi di dollari, rendendo naturalmente ultraricchi i due fondatori Niklas Zennstrom e Janus Friis. Ma dopo quattro anni di tentativi per integrare i due business, eBay ha deciso di vendere Skype a un gruppo di investitori tra cui c’è anche Marc Adreessen, l’inventore di Netscape, ossia il primo browser per Internet. Adreessen vendette Netscape nel 1998 ad America Online restando disoccupato ma certamente molto ricco. Poi, con i miliardi incassati, fondò altre società di new economy, la più nota delle quali è Opsware. Ora, con altri investitori ha deciso di puntare sulla telefonia via Internet rilevando da eBay il 65% di Skype per 1,9 miliardi. Skype, che presto sarà quotata in Borsa, viene così valutata 2,75 miliardi. Ebay manterrà il 35% della società, che, secondo gli analisti, nel 2009 conseguirà utili per oltre 600 milioni di dollari. Per Skype, spiega il suo amministratore delegato Josh Silverman, la cessione significa «essere di nuovo completamente indipendenti, con alle spalle però un gruppo di investitori che crede fermamente nei nostri obiettivi e nella nostra capacità di realizzarli».
L’idea di eBay per Skype era quella di utilizzare il servizio telefonico via Internet per mettere in contatto gli utenti di ebay. Le società si rivelarono però poco compatibili. In più ebay fu costretta a pagare circa 1,4 miliardi di costi straordinari per assorbire Skype. L’anno scorso, dopo essere subentrato a Meg Whitman (che aveva acquistato Skype) alla guida di eBay il nuovo amministratore delegato John Donahoe aveva ammesso che tra le due società le sinergie erano poche. Per questo da tempo si cercava un compratore: un’offerta d’acquisto da parte di un gruppo di private equity e dei fondatori, Zennstrom e Friis, venne respinta perchè troppo bassa. Anche Google pare fosse interessata, ma poi non se ne fece nulla.

E dato che gli acquirenti, almeno fino a ieri, latitavano, Donahoe aveva annunciato in aprile un piano di scorporo di Skype con conseguente Ipo nel 2010.

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