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Si chiama Hayden l’imprevisto di Rossi

Giovanni Zamagni

da Laguna Seca

Per una volta, i favoriti non sono i soliti Valentino Rossi, Marco Melandri e Sete Gibernau. «Per me sarà una gara veramente dura – conferma Vale, secondo tempo dietro l’americano Nicky Haiden – molto più difficile delle altre. Abbiamo fatto un buon lavoro, riuscendo a trovare una messa a punto più che accettabile. Ma dobbiamo migliorare».
Ancora più negativo Melandri, protagonista di due scivolate e solo undicesimo, mentre Gibernau è sprofondato in 13ª posizione. «Il mio obiettivo – dice Marco – è finire la gara incolume... Non so se arriverò nei dieci...». Su questo tracciato così pericoloso, pieno di buche e insidie, l’esperienza, nel senso di gare disputate a Laguna Seca, sembra contare più del talento ed ecco quindi che Nicky Hayden diventa il pilota di riferimento. Velocissimo in tutti i turni di prove, Hayden ha conquistato la sua prima pole iridata, girando costantemente con un ottimo ritmo. Così come Max Biaggi, a suo agio su questo tracciato fin da venerdì, ma in difficoltà proprio nell’ora cronometrata. «I piloti americani sono avvantaggiati – dice il romano, settimo – perché chi conosce il tracciato può sfruttare le tante insidie del circuito. Bisogna partire bene, perché la pista è stretta ed è veramente difficile superare: si passa soltanto se quello davanti a te commette un errore». Max ha comunque tenuto un buon passo, come al Mugello, quando contese il successo a Rossi.
Il campione del mondo, dopo grandi difficoltà nei primi tre turni di prove, è risalito nelle ufficiali. «Qui bisogna modificare lo stile di guida – è la sua analisi – bisogna essere più grezzi e utilizzare una guida più “sporca” e fisica. Ho fatto qualche giro dietro a Bayliss (altro pilota che qui va veramente forte, ndr) e ho capito che dovevo modificare il mio stile».
Se gli organizzatori vorranno ancora il motomondiale a Laguna Seca, dovranno invece modificare il circuito, lontano dagli standard di sicurezza. Per correre nel 2006 bisogna rifare l’asfalto e intervenire su tre curve, tra le quali il celebre «cavatappi». Il via della gara alle 23 (ora italiana).
Qualifiche: 1. Hayden (Usa-Honda) 1’22”670; 2. Rossi (Yamaha) a 0.354; 3. Barros (Bra-Honda) 0.642; 4. Bayliss (Aus-Honda) 0.688; 5. Edwards (Usa-Yamaha) 0.799; 6. Hopkins (Usa-Suzuki) 0.823; 7. Biaggi (Honda) 0.926; 11. Melandri (Honda) 1”235; 13.

Gibernau (Spa-Honda) 1”475.

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