Si converte all’islam e cambia sesso: isolato in moschea

Doppia conversione con doppia discriminazione per un transessuale olandese: prima, disapprovata da amici e conoscenti, diventa donna con un’operazione in una clinica di Amsterdam, poi abbraccia la fede islamica e si copre da capo a piedi, ma in moschea l’imam sceglie per lei un luogo equidistante sia dagli uomini che dalle donne. È la storia di Karima Tieleman raccontata da Radio Netherlands Worldwide. Lei, oggi, è una donna di 31 anni che porta una lunga veste nera e copre con guanti dello
stesso colore anche le mani, esattamente come fanno le donne marocchine che l’hanno avviata alla fede musulmana. Fino ai vent’anni ha invece condotto una vita da ragazzo, spesso rifiutato e schernito, tanto da tentare due volte il suicidio.
La sua nuova vita le ha però portato nuove discriminazioni: l’imam, saputo della sua storia, ha scelto di riservarle un posto speciale separato dagli uomini ma anche dalle donne. Alle sue proteste - «sono una donna al cento per cento» - in un’altra moschea, racconta Karima, è stata quindi accolta tra le donne, ma questa volta sono stati gli uomini a costringere le mogli a rifiutare la nuova compagna.


Karima afferma di aver riflettuto molto su queste discriminazioni, arrivando alla conclusione che c’è grande differenza tra la fede e la cultura islamica. «La fede - spiega - mi perdona e mi accetta, ma altro è la cultura islamica, tutti sono d’accordo nel dire che la mia scelta è stata uno sbaglio».

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