Invece per me dal punto di vista cristiano Celentano ha ragione, e in verità in verità vi dico: anzitutto Celentano non crede di essere Celentano ma Gesù Cristo in persona, e non ci fa, ci è. È da mezzo secolo che ce lo ripete in tutte le salse, ci ha perfino girato un film rimettendoci di tasca propria, un megaflop che si intitolava Joan Lui, dove lui, Celentano, è proprio Lui, Gesù che ritorna. Nel film, per chi non se lo ricordasse, Celentano-Lui faceva le stesse cose che fa quando la Rai lo chiama per moltiplicare non i pesci ma gli ascolti: interrompeva le trasmissioni con i suoi messaggi evangelico-kitsch, è una specie di fissazione.
Tuttavia ogni volta i giornalisti ci cascano e si chiedono cosa farà Celentano, cosa dirà Celentano, generando l’attesa e l’effetto Celentano, mentre lo si sa già in partenza: passeggerà su e giù per il palco, berrà un bicchiere d’acqua, e farà Gesù. Stavolta, a scanso di equivoci, ha cantato perfino la canzone Il forestiero, dove una donna incontra un forestiero nel deserto e gli chiede chi è e il forestiero risponde che domande, è Lui, Celentano, Gesù.
Così Lui a Sanremo ha spiegato che nel regno dei cieli gli ultimi saranno i primi e i primi saranno gli ultimi, che il paradiso esiste e non bisognerebbe vivere come se non esistesse, pensando ai soldi e allo spread. Lo ha spiegato con parole semplici, povere, da predicatore di campagna, perché Celentano ci è, non ci fa, perché Celentano è Lui. Lo ha spiegato come se vivessimo ancora nel Medioevo, lo ha spiegato ignorando tutto, la biologia, l’evoluzionismo, l’astrofisica, la meccanica quantistica, la paleontologia, la genetica, ma d’altra parte è così per ogni credente: la fede inizia dove finisce la ragione e con questa scusa tana libera tutti, non potete certo incolpare Celentano che ci crede davvero, o quasi.
Quasi, perché Lui vivrà pure aspettando il paradiso, ma ha dimenticato che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco vada in paradiso, e nel Vangelo ricco lo sei non appena uno più povero di te ha bisogno di aiuto. E siccome il cammello in questione non è neppure il mammifero con le gobbe ma una grossa corda, è ancora più difficile far passare Celentano nella cruna del suddetto ago, e dare in beneficienza il compenso Rai non basta, non faccia il furbo.
Quindi la vera domanda drammatica per Lui è: siccome ci è e non ci fa, dopo Sanremo come potrà cacciare a pedate tutti i poveri cristi senzatetto assetati e affamati che si precipiteranno nella sua villa di Galbiate per essere cristianamente accolti, come prescritto dall’altro Lui? Chiederà aiuto alla Lei?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.