Si impicca l’arrestato per il raid in sala giochi

NapoliSi è suicidato ieri mattina mentre si trovava rinchiuso nel carcere di Sollicciano (Firenze), Giuseppe Palumbo, 34 anni, arrestato con l'accusa di avere ordinato ed eseguito due raid punitivi in due sale giochi situate nel napoletano. Palumbo ha messo fine alla propria esistenza impiccandosi con un lenzuolo. Il suicida era stato arrestato dalle fiamme gialle a Firenze dove si era rifugiato per sfuggire all'arresto.
Il 14 marzo scorso, sei uomini armati, capeggiati proprio da Palumbo, fecero irruzione nelle due sale giochi, armati di pistole, un kalashnikov, una mitraglietta e un fucile a pompa. Si trattò di un'azione punitiva nei confronti dello zio della ex moglie di Palumbo e della stessa donna, che qualche tempo prima aveva deciso di separarsi. Un raid dalla duplice motivazione: passionale innanzitutto ma, anche legato a questioni di interessi.
Il gruppo di fuoco sparò e seminò il terrore tra i clienti della sala giochi e del bowling: raffiche di mitra contro le macchinette e piste da gioco date a fuoco con la benzina. Ci fu anche un ferito: un automobilista che, vista la malaparata cercò di darsi alla fuga ma contro di lui furono esplosi alcuni colpi di pistola.
La Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari regionali aprirà un’indagine sulla morte di Palumbo. Lo di legge in una nota della Commissione stessa presieduta da Leoluca Orlando dell’Italia dei Valori. «È il ventunesimo suicidio in cella dall’inizio dell’anno, l’ennesima testimonianza che è necessario agire con urgenza per migliorare la situazione delle carceri italiane», afferma Orlando.

«La Commissione che presiedo», prosegue, «ha già avviato uno specifico filone di inchiesta sulla tutela del diritto alla salute fisica e psichica dei carcerati e, la prossima settimana, incontrerà il vicedirettore del Dipartimento di amministrazione penitenziaria Santi Consolo, anche per fare il punto sulla situazione dei suicidi in carcere».