Si schianta in auto a Capocotta: trovato dopo un anno

Esce fuori strada, ritrovato un anno dopo nella Riserva Presidenziale. Tragico epilogo per Rocco Di Nallo, 50 anni, scomparso l’11 marzo 2007 dopo una battuta di pesca con gli amici. A ritrovarne il corpo all’interno della sua auto, una Fiat Punto verde, una pattuglia di carabinieri a cavallo: la macchina era nascosta nel fitto della vegetazione. I resti dell’uomo corrispondono a quelli segnalati dai familiari. In particolare la targa dell’utilitaria e gli abiti: giaccone e pantaloni neri, maglione blu, berretto di lana grigio. Con ai piedi gli stivali in gomma da pescatore Di Nallo, mentre rientra a casa, perde il controllo del mezzo, schiantandosi contro la rete che separa la tenuta di Capocotta da via Arno, al di là dell’aeroporto militare di Pratica di Mare. La Punto «affonda» per 15 metri nella macchia. La vicenda mette in discussione il sistema di sicurezza all’interno della Riserva del Capo dello Stato, che oltre alla residenza ospita i resti della via Severiana, del vicus Augustanus e di ville d’età romana. Violata da cacciatori di frodo, tombaroli, satanisti. Una tenuta «colabrodo» a dispetto della sua destinazione, tanto che l’estate scorsa viene realizzata una nuova barriera antintrusione.

Ma nessuno, tra operai e addetti alla sicurezza, nota l’auto con il corpo. Il giorno della scomparsa la moglie partecipa alla trasmissione «Chi l'ha visto?». Ai compagni di pesca Rocco avrebbe detto che non si sentiva bene. Adesso saranno le analisi anatomopatologiche a chiarire ogni dubbio.

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