Si sveglia e uccide moglie e figlioletto

Un uomo ha ucciso la moglie, il figlioletto di quattro anni e poi si è tolto la vita. Dalla prima ricostruzione fornita dai carabinieri del comando provinciale di Udine, che stanno conducendo le indagini, l’arma usata sarebbe una pistola. La tragedia è avvenuta a Tarcento, probabilmente nella notte anche se è sta scoperta soltanto nel pomeriggio. La casa dove si è consumata la tragedia di sangue si trova in una zona a pochi passi dal centro cittadino ma è appartata rispetto alle altre abitazioni.
L’omicida si chiamava Michele Peressotti, trentott’anni ed era un tecnico comunale e rappresentante delle Rsu dell’Amministrazione di Tavagnacco. È stato il padre dell’omicida-suicida a dare l’allarme. L’uomo avrebbe più volte tentato di mettersi in contatto col figlio: prima telefonicamente, poi suonando al campanello della casa. Non ricevendo alcuna risposta da nessuno dei componenti della famiglia si è dunque rivolto ai Vigili del fuoco che hanno sfondato la porta. Di fronte ai loro occhi una scena raccapricciante. Peressotti con la moglie Delia, 35 anni e il figlioletto, conduceva a dire di tutti, un’esistenza tranquilla ed era conosciuto nella vita sociale e sportiva del paese. Giocava infatti in una squadra di calcio.

«L’uomo - ha riferito il sindaco di Tavagnacco, Mario Pezzetta - era stato riconfermato solo 15 giorni come rappresentante delle Rsu nell’amministrazione, dove lavorava come tecnico manutentore. «Era una persona misurata e precisa, anche nelle trattative sindacali. Questa per noi è una tragedia inspiegabile».

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