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«Siamo messi bene, con Mister X meglio»

nostro inviato a Milanello

Lavori in corso. Massimiliano Allegri «espone» il cartello fuori da Milanello e avvisa i naviganti alla vigilia dell’ultimo test, il «Berlusconi», trofeo di famiglia. Il suo Milan a una settimana dall’esordio in campionato è un cantiere lastricato di dubbi tra emergenze e incertezze di mercato. Prima di tutto deve fare i conti con un attacco «spuntato», ultimo contrattempo il problema muscolare accusato ieri da Filippo Inzaghi, appena recuperato dopo il grave infortunio al ginocchio e subito fuori causa per questa sera. Resta dunque allarme rosso in ottica Cagliari.
E allora ecco la contromossa: «Robinho e Pato tornano martedì - spiega Allegri - perché con Ibrahimovic in queste condizioni non possiamo rischiare. Come sta Zlatan? Siamo ottimisti, a inizio settimana torna ad allenarsi in gruppo». La scelta di far rientrare «le punteros prima dei defenders», Allegri dixit, dimostra che l’ottimismo sullo stato di salute svedese è solo a parole e non nei fatti. Perché l’unico attaccante che sta bene dalle parti di Milanello è Antonio Cassano, rigenerato dalla Nazionale, come confermano le prove di Malmoe e nel Trofeo Tim, e soprattutto dimagrito. «Sicuramente gli ha fatto bene l’azzurro, come gli hanno giovato le parole di Prandelli», il grazie di Allegri al Ct e ora è pronto a scommettere su Fantantonio. «Non è mai stato un caso - precisa l’allenatore -, sa che deve mettersi in discussione come tutti. Può fare un grande campionato».
Il fantasista resta, a meno di clamorosi novità dell’ultima ora, quelle che si augura di ricevere in entrata Allegri. Perché stasera torna per la prima volta da ex a San Siro, quell’Andrea Pirlo, forse lasciato partire con troppa facilità e che ha lasciato una lacuna a centrocampo. «L’alternativa pronta c’era - rivela Allegri -, ma per un motivo o l’altro non siamo riusciti a prenderla per ora». Lascia aperta una porta, perché comunque l’anno scorso negli ultimi giorni di mercato sono arrivati Ibra e Robinho. Quindi la conferma: «Mister X non c’è, ma se arriva è meglio». E tutti gli indizi, ultimo il tecnico rossonero che si informa sul risultato del Liverpool nel dopo conferenza, portano ad Alberto Aquilani. Ma non sembra poter bastare l’arrivo dell’ex bianconero, Ibra ha chiesto due «colpi» per la Champions. Allegri, invece, vede la sua squadra alla pari col resto d’Europa, escluso il Barcellona, e dice di aspettare solo la mezzala sinistra e di essere a posto in attacco. Ma un regalo sarebbe gradito. Impossibile non pensare allo scontento di Manchester, Mario Balotelli.
Di certo stasera non sfilerà nessun colpo, come era tradizione al «Berlusconi», vedi l’arrivo di Kakà, ma solamente la supercoppa vinta a Pechino nel derby contro l’Inter. Probabile che ora il trofeo di famiglia diventi occasione per pianificare le strategie. Silvio Berlusconi sarà a San Siro, a meno di impegni improvvisi, e per la prima volta in questa estate si occuperà di Milan. Un summit di mercato a fine gara tra il patron, Adriano Galliani e allenatore è nell’ordine delle cose. Perché sabato è già campionato, sciopero e contributo di solidarietà permettendo («Se si deve pagare si paga», ha detto Allegri), e bisogna «essere subito pronti». Nonostante le assenze, mancherà anche Van Bommel per precauzione. Nonostante non abbia ancora mister X.

Nonostante tutto.

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