LAtalanta spera di scamparla con pochi punti di penalizzazione, ieri a Rovetta il capitano Doni è stato comunque acclamato dai tifosi, ringraziati per il sostegno. Come Manfredini, non lha presa bene, eppure vuole continuare ad allenarsi. Del deferimento ha parlato unicamente il responsabile dellarea tecnica Pierpaolo Marino.
«Nellambiente spiega alla presentazione del difensore Andrea Masiello - non avverto alcuna preoccupazione, saremo giudicati in base ai fatti. Sono sereno e innocentista, sino a che non ci saranno decisioni contrarie, siamo solo al primo grado di giudizio».
Il collegio legale sarà di altissimo livello, con Jean-Louis Dupont, che difese Marc Bosman, e Luigi Chiappero, avvocato della Juve nel processo sull'uso di farmaci intentato dal pm Guariniello. «La responsabilità oggettiva è materia opinabile aggiunge Marino -, ci difenderemo con rabbia e consapevolezza. Doni è una persona stupenda, professionista esemplare. Conosco bene Manfredini, lho lanciato io allUdinese, arrivò dalla Spal a 19 anni».
Se una decina di giorni fa il presidente Antonio Percassi chiedeva semplicemente «che emerga la verità», più di recente lallenatore Stefano Colantuono sperava di partire alla pari. «Senza penalizzazioni, perché abbiamo fatto le cose per bene, per risalire. Non avevamo bisogno di mezzucci, avendo chiuso con 9 punti sulla terza, il Novara».
Aveva guardato negli occhi Cristiano Doni. «Nulla di reale nelle accuse, è stato tirato dentro. Daltra parte chi cerca di coinvolgere in illeciti, sceglie i personaggi più noti: in questa vicenda trovo molte millanterie». Il tecnico nerazzurro ammetteva rallentamenti sul mercato, per lincertezza del giudizio. «Ma di fronte a determinate voci e intercettazioni, le autorità dovevano indagare».
Il Chievo affida la sua difesa a un comunicato.
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