"Sicurezza, già più volanti in strada"

Carlo Mosca esclude che siano state prese decisioni sulla localizzazione dei mega-villaggi per i nomadi: "Touadi è stato frainteso". Il prefetto: per i reati più gravi ci vorrebbero le espulsioni entro 48 ore, ma questo potere ce lo deve dare il governo

Prefetto Carlo Mosca, i quattro villaggi rom della solidarietà si faranno o no?
«Nulla è stato ancora deciso. Prima vogliamo ascoltare tutte le parti in causa, facendo attenzione a non sovrapporre problemi a problemi».
L’assessore capitolino alla sicurezza Touadi però ha dichiarato che le quattro aree sono già state scelte. Ma si rifiuta di dire la dislocazione. Allora qual è la verità?
«Ripeto: nulla è stato deciso, assolutamente. Il patto è stato firmato da più parti, quindi qualsiasi decisione sui villaggi deve essere assunta insieme. Per ora non è stato stabilito nulla. Occorre una pausa di riflessione, per evitare di aggiungere seri problemi a quelli esistenti».
E l’assessore Touadi?
«Mi ha appena mandato una nota, precisando di essere stato frainteso: la sua dichiarazione è stata estrapolata dal contesto. Ribadisco ancora una volta: è ancora tutto da decidere».
Dopo la maxi-retata dei carabinieri nel campo nomadi di Tor de’ Cenci, An sollecita una riunione del comitato per l’ordine pubblico sul grave degrado permanente a Spinaceto...
«Il comandante dei carabinieri mi ha informato dell’intervento. Stiamo seguendo delle priorità. Ora poi sono arrivate finalmente le risorse per la polizia, potremo essere più presenti sul territorio».
Cioè la benzina per le volanti?
«Sì, quel tipo di risorse, il Questore mi dice che già ora sono aumentate del 40% le pattuglie per strada. Ho parlato personalmente con il ministro Giuliano Amato. L’obiettivo è mettere il 60-70 % di volanti in più per strada entro la fine dell’anno. Vogliamo intervenire soprattutto dove ce lo chiede la gente, magari attraverso la stampa».
Vuole una segnalazione? Al Villaggio Olimpico le lucciole parcheggiano le roulotte in mezzo all’abitato...
«Faremo subito un controllo (il Prefetto ha già ordinato ai collaboratori la verifica, ndr). È una delle priorità del pacchetto sicurezza di Amato che si faccia divieto di esercitare la prostituzione in mezzo all’abitato. Ci sono bambini e ragazzi, non è possibile».
Ha un’idea di quanti delinquenti vivono nascosti nelle baraccopoli?
«Posso dare i numeri complessivi degli arresti. Dal 1° gennaio al 30 settembre di quest’anno solo i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato 10.900 persone. Di questi, settemila sono stranieri. E di questi, quattromila sono romeni».
A Roma?
«Solo a Roma. Respingo però l’equazione romeni uguale delinquenti, molti lavorano onestamente».
Ma non esiste una norma Ue che impone l’allontanamento di chi non dimostra di avere mezzi di sussistenza entro tre mesi dall’ingresso in Italia?
«Sì, ma l’infrazione è soggetta all’impugnazione entro 20 giorni, e il giudice deve decidere entro altri 30 giorni».
Una procedura troppo farraginosa, dice?
«Sì, così non andiamo lontano.

Di fronte a reati gravi, invece, dobbiamo allontanare i delinquenti senza possibilità di ricorsi, accompagnarli alla frontiera nell’arco di 48 ore. Solo così si risolve il problema».
Ma questo potere lei, Prefetto, ce l’ha o no?
«Dovrebbe esserci dato, mi auguro, dal pacchetto sicurezza, che verrà discusso martedì al Consiglio dei ministri».

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