Sei mesi. È la proroga concessa dal prefetto Bruno Ferrante per adeguare lo stadio Meazza alle norme sulla sicurezza degli impianti sportivi contenute nel decreto Pisanu. «Era impossibile essere pronti per linizio del campionato - dice lassessore comunale allo sport, Aldo Brandirali -, resta il fatto che San Siro è tra gli stadi più allavanguardia in Italia. Certamente, però, neanche con questo slittamento sarà possibile completare lintero progetto di messa in sicurezza».
Nel prossimo futuro i lavori interesseranno la separazione del campo dalle tribune. Per la tornellizzazione (che dovrà essere eseguita a spicchi per non fermare lattività dello stadio) e il completamento dellemissione dei biglietti nominali ci vorrà più tempo. È già pronto, invece, il sistema di videosorveglianza. «Ciò che il ministro voleva - continua lassessore - era che tutti avessero un programma preciso delle opere e dei tempi per realizzarle. Il nostro obiettivo è avvicinarci agli standard Uefa che oggi nessuno stadio italiano rispetta». A Milano liter di progettazione e approvazione dei lavori è cominciato tre anni fa. «Rispetto ad altre realtà siamo avanti - spiega Luciano Cucchia, rappresentante dellInter nel consorzio San Siro Duemila che gestisce il Meazza -. È nelle intenzioni di Inter e Milan che lo stadio sia sempre allavanguardia».
Sicurezza al Meazza, i lavori vanno ai «supplementari»
Il prefetto Ferrante concede una proroga di sei mesi per adeguare lo stadio al decreto Pisanu. Già pronto limpianto di videosorveglianza
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