Roma - Il leader del Partito democratico, Walter Veltroni, lancia al governo "un appello per un ripensamento immediato rispetto ai tagli che si accinge a fare sui fondi per la sicurezza e per la scuola". L'ex sindaco di Roma interviene nell’Aula della Camera per illustrare il suo ordine del giorno alla Manovra economica, su cui il governo ieri ha incassato la fiducia, e si augura che "a partire dalla prossima Finanziaria ci siano segni nel verso opposto" rispetto ai tagli dei fondi per le forze dell’ordine. "Diversamente - assicura Veltroni - non potrà non apparire non offensivo nei loro confronti che il presidente del Consiglio dica che non ci sono tagli, quando i tagli ci sono e ammontano a miliardi di euro".
La polemica sulle forze dell'ordine "L’8 marzo - sostiene Veltroni - Berlusconi diceva che il centrodestra avrebbe ridato alle forze armate e di polizia quei fondi che la sinistra aveva tolto per ragioni ideologiche. A luglio ha detto che non ci sarà alcun taglio sulla sicurezza. Ma il Capo di Stato maggiore della Difesa in una audizione alla Camera ha detto che le forze armate sono al limite e l’Ugl ricorda che il 61% degli operatori delle forze dell’ordine vive con 1.200 euro al mese. E allora siamo a un paradosso: si approva un decreto in materia di sicurezza ma nel frattempo si riducono le forze sul territorio in termini di agenti e commissariati". Veltroni ribadisce che "si annunciano tagli sulla scuola e sulla sicurezza che sono i due settori su cui non si dovrebbe tagliare ma semmai investire".
E, rinnovando al governo la richiesta di "un segno immediato di ripensamento", il leader del Pd annuncia che dal suo partito "non ci sarà nessun atteggiamento ideologico", e che "gli errori del passato non saranno ripetuti". "Siamo saldamente impegnati a sostenere il lavoro delle forze armate e di polizia, cui bisogna garantire non di essere al limite ma nella pienezza delle loro forze per operare bene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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