Siena spinge più in là la Bennet Cantù e lascia che Milano si goda, almeno per questa settimana, il ritorno al secondo posto in solitudine. Dan Peterson aveva scelto la strada difficile, così strana ed innaturale per le sue usanze, tenendo il gruppo in ritiro sul lago di Lecco, dalla parte dove il sole scaldava meno, in un'isola d'infelicità dopo l'allenamento a porte chiuse contro Varese finito 20 punti sotto. All'Armani e soprattutto al bizzoso David Hawkins la clausura deve aver fatto bene comunque (27 punti) anche se l'eterno ragazzo con le treccine sembrava aver perso il sorriso, mentre Varese nell'illusione di aver narcotizzato Milano si è invece riscoperta squadra con la difesa colabrodo se ha preso quasi 20 punti da Brindisi.
La gente del Forum i brividi, più che per la partita con Sassari, li ha provati sul ponte "ballerino" che dal metrò, inaugurato dopo anni di attese, porta nel palazzo, ma nella partita ha rivisto almeno energia a rimbalzo anche se le palle perse restano alte (16) e farsi infilare da Giacomo Devecchi (15), il ministro della difesa, il cugino di Danilo Gallinari, dice che c'è ancora molto da fare, mentre resta in tutti l'idea che se il Travis Diener che gioca per Sassari fosse nell'Armani ci sarebbero più speranze di vedere isole diverse da quelle tipo Alcatraz dove Siena rinchiude i suoi avversari.
Eh sì, il Montepaschi ha questa brutta abitudine con le sue avversarie: le strangola nella culla della partita e ieri, pur non avendo Kaukenas, ha sempre tenuto la testa davanti a Cantù che era bella riposata e non certo spremuta come i campioni che in settimana si erano guadagnati i quarti dell'Eurolega. La Bennet ha pagato l'euforia di Rakovic (18) che ha lasciato a Lavrinovic il dominio a rimbalzo (8) contro la coppia Oertner (8) e Marconato (6). Siena è così e ieri ha visto crescere ancora Hairston e Jaric e anche l'Aradori che in coppa era rimasto soltanto a guardare.
Con i giovani, però, si è divertito di più ieri il Jasmin Repesa che al suo professore Smith ha fatto comandare la rumba contro gli altri peccatori di Roma, innescando Alessandro Gentile che cresce ogni giorno come giocatore, è del 1992 e ha un grande maestro. Roma cresce, ma continua ad essere sfortunata, ieri non ha potuto schierare Datome, e ha continuato a perdere treni anche al Palaverde di Treviso, tornato pieno dopo il traumatico divorzio dai Benetton.
Risultati 5ª di ritorno: Avellino-Montegranaro 83-75 (sabato), Bologna-Caserta 69-61, Siena-Cantù 73-63, Treviso-Roma 86-72, Pesaro-Teramo 72-53, Brindisi-Varese 96-79, Cremona-Biella 87-72, Milano-Sassari 88-72.
Classifica: Siena 36; Milano 30; Cantù 28; Avellino e Bologna 22; Pesaro 20; Montegranaro, Treviso, Cremona, Roma, Sassari e Caserta 18; Biella e Varese 16; Brindisi 12; Teramo 10.
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