La sigaretta elettronica ora funziona a tutto vapore

C'è un vizio che manda in fumo la salute e le tasche di molti italiani. Secondo il rapporto annuale sul fumo del 2012, dell'Istituto superiore di sanità, ogni anno nella Penisola sono venduti 85 milioni di chilogrammi di sigarette, e i fumatori sono circa 10 milioni. La media quotidiana per ognuno è di 13 sigarette. Qualcosa di nuovo, però, si è affacciato nel panorama del tabagismo, un piccolo strumento che sta contribuendo a diminuire il numero dei pacchetti: la sigaretta elettronica. Recentemente il professor Riccardo Polosa, direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, ha sviluppato uno studio, unico in Europa, dedicato proprio alla sicurezza della sigaretta elettronica, e i dati emersi sono incoraggianti. Infatti la nicotina, che svolge anche un'azione stimolante sul cervello, non è la causa di problemi cardio-circolatori o di tumori che, invece, trovano la loro possibile origine nella combustione del tabacco nelle tradizionali sigarette.
Insomma, le sigarette elettroniche possono contenere nicotina - la cui quantità può comunque variare, sino alla totale assenza - ma sino a ora non ha evidenziato particolari problemi di salute. Lo studio ha monitorato la variazione delle abitudini di 40 fumatori incalliti.
Con l'uso della sigaretta elettronica il 32,5% delle persone coinvolte nella ricerca ha ridotto di almeno il 50% il numero di sigarette fumate al giorno. Parliamo di calo medio da 25 a 6 sigarette tradizionali. Di questi, il 12,5% ha ridotto di almeno l'80% l'uso delle sigarette tradizionali, con una diminuzione da 30 a 3 sigarette al giorno. Il 22,5% dei partecipanti, addirittura, ha eliminato l'uso delle sigarette tradizionali. Incrociando tutti i risultati, tra riduzione e stop definitivo, la diminuzione in totale nell'uso della sigaretta da pacchetto è pari al 55%.
Una delle realtà più dinamiche del settore sigarette elettroniche è Doctor Smoke, brand italiano che si sta diffondendo velocemente con un'offerta di qualità. Giovanni Bartoli, fondatore e ceo, «folgorato» proprio dal gusto al caffè di una sigaretta elettronica, l'anno scorso ha deciso di lanciarsi in questa impresa. Dopo un'accurata selezione e analisi di fornitori, è stata messa a punto una sigaretta elettronica che, rispetto a quelle che si vendevano qualche anno fa nelle farmacie, è di potenza di vapore 3 o 4 volte superiore, ha una maggiore autonomia di batteria e non è precaricata. I liquidi per la ricarica, infatti, sono preparati solo in Italia o nell'Unione europea, certificati e sicuri. E nel progetto si è badato alla sostanza, ma anche alla forma visto che il prodotto può essere acquistato in quattro versioni diverse: classica, comoda, grandi prestazioni ed elegante.
Doctor Smoke è una realtà in continua espansione con dieci negozi aperti con il proprio marchio, mentre diversi altri ne propongono i prodotti. Un successo confermato direttamente da Giovanni Bartoli: «Siamo molto contenti del fatto che tanti nostri clienti abbiano smesso di fumare, mentre altri sono passati da 20 a 5 sigarette al giorno.

Questo è un guadagno per i loro polmoni, ma anche per il bilancio familiare, visto che il fumatore da pacchetto al giorno, passa da una spesa di 150 euro ai 35-40 euro mensili della sigaretta elettronica».

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