Risveglio juventino. A Udine troppa grazia per una squadra sbandata soltanto tre sere fa e improvvisamente resuscitata, vivace, reattiva e carica di gol. Quattro in una volta alla più squallida Udinese vista negli ultimi tempi, senza gioco, senza carattere, senza idee. La Juventus, invece, di colpo ha trovato la qualità e la quantità. Due fotogrammi possono spiegare come stiano andando le cose a Torino: Delneri ha abbracciato e baciato, avete letto bene, Felipe Melo, sostituito da Sissoko, prima del termine. Del Piero, anchegli tornato in panchina, tra gli applausi del Friuli, nella parte finale, ha fatto da assistente allallenatore e ha più volte suggerito ai compagni movimenti tattici, dopo aver segnalato allo stesso Delneri, nel primo tempo, il nervosismo di Melo che andava dunque disciplinato.
Il gol che ha sbloccato il risultato è stato casuale, unautorete di mano di Coda, su pressione di Bonucci, ma ha aperto il gioco della squadra juventina che ha trovato in Krasic luomo in più.
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