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Il simbolo dell’eleganza consacrato in un sorpasso

Grande attesa per la presentazione della nuova Ypsilon che punta a conquistare i giovani

Il simbolo dell’eleganza consacrato in un sorpasso

Enrico Artifoni

da Venezia

Non solo cinema. Oltre ai film, da domani vanno in scena a Venezia i festeggiamenti per i cento anni di vita dello sponsor principale della 63ª edizione della Mostra cinematografica. Non un marchio qualsiasi: Lancia. Poche altre case automobilistiche hanno raggiunto finora questo storico traguardo. E ancora di meno sono quelle che hanno lasciato un segno altrettanto forte, nell’evoluzione dell’industria così come nello sport. In un secolo l’azienda fondata nel 1906 da Vincenzo Lancia si è costruita un’immagine di classe ed eleganza che ha portato i suoi modelli a varcare i cancelli del Quirinale e del Vaticano, ha reso famoso lo stile italiano in tutto il mondo e ha saputo distinguersi anche per la capacità e il coraggio di introdurre tecnologie innovative. Oggi, con la dignità che non è mai venuta meno a dispetto di ogni difficoltà, il marchio torinese celebra nel migliore dei modi, cioè guardando al futuro, la gloria del proprio passato.
I festeggiamenti cominciano domani pomeriggio al Lido, con un cocktail e la proiezione in anteprima del film di Gianluca Lavarelli Non prendere impegni stasera, di cui sono interpreti Luca Zingaretti, Alessandro Gassman e Paola Cortellesi. Da prendere alla lettera perché un importante impegno serale i novecento invitati (700 concessionari e 200 giornalisti) ce l’hanno già: la cena di gala nell’insolita e suggestiva sede degli Hangar Sorlini al Lido dove è stata allestita un’ampia esposizione di modelli storici e attuali della Lancia.
Ad accogliere gli ospiti sarà il top management di Fiat al gran completo: il presidente Luca di Montezemolo, l’amministratore delegato Sergio Marchionne e i responsabili dei brand Olivier François (Lancia), Luca De Meo (Fiat), Antonio Baravalle (Alfa Romeo), Lorenzo Sistino (Veicoli commerciali) e tutti i capi delle società che fanno capo al Lingotto. Ai tavoli sono attesi diversi personaggi dello spettacolo e della moda, tra cui lo stesso Gassman che proprio in questi giorni è protagonista per Lancia di un ironico spot televisivo e lo stilista Gabbana, anch’egli in procinto di legare la propria immagine a quella della casa torinese. Ma gli sguardi degli ospiti cadranno soprattutto sulla rinnovata Ypsilon, di cui saranno svelate in anteprima le forme. Aggiornato nel design e dotato di nuovi motori ed equipaggiamenti, il modello di punta della Lancia (vale da solo circa due terzi delle vendite del marchio) si accinge a vivere una seconda giovinezza. Fuochi d’artificio e musica dal vivo accompagneranno la conclusione della festa che, dalle 23 in poi, sarà aperta a tutti i frequentatori della Mostra del Cinema.
Se la Ypsilon, insieme con Musa, Phedra e Thesis, rappresenta l’oggi e il futuro prossimo della Lancia, all’orizzonte si profilano i nuovi modelli destinati ad ampliare la gamma e a rinsaldare il prestigio del marchio. Ne sapremo certamente di più martedì, alla presentazione delle strategie del brand per i prossimi anni. Durante questo evento al Teatro La Fenice sarà svelato, infatti, il prototipo di un modello chiave per il futuro della Lancia: la nuova Delta (si parla anche del possibile ritorno della mitica sigla Hpe). L’arrivo del modello sul mercato è atteso per il 2008. Nel frattempo la concept-car servirà a testare l’accoglienza del pubblico, a facilitare le scelte in vista della definizione del modello e a concentrare l’attenzione su di esso. Una nuova star, dunque, si avvia a insidiare la scena alle celebrità che in questi giorni fanno passerella al Lido, tra una proiezione e l’altra.
Già mercoledì scorso, nella giornata di apertura della Mostra, i flash dei fotografi sono stati catturati da un drappello di vere e proprie dive a quattro ruote: una selezione delle più belle auto di tutti i tempi provenienti dalla Collezione Lancia, tra cui la Astura Coupé del 1939 appartenuta a Galeazzo Ciano, un’Aprila Cabriolet Pininfarina del 1947 recuperata a Hollywood, la D50 Formula 1 del 1954 che ha dato origine alla scuderia Ferrari con la quale Juan Manuel Fangio vinse nel 1956 il campionato del mondo e l’Aurelia B24 Convertibile del 1957 divenuta simbolo dell’Italia giovane e spensierata degli anni Sessanta attraverso le immagini del film «Il sorpasso» di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant. Già, il cinema. È strettissimo sin dagli inizi il suo rapporto con la Lancia. Vetture della casa torinese compaiono nelle prime pellicole del muto, salgono alla ribalta per accompagnare i sogni di benessere e ascesa sociale degli italiani negli anni Trenta e diventano letteralmente protagoniste di un’epoca nel dopoguerra, in un ventaglio di opere che va dal «Piccolo mondo di Don Camillo» ai «Soliti ignoti» e a «Un uomo e una donna». Più recentemente, una Ypsilon è stata protagonista del cortometraggio «Affinità elettive» di Gabriele Muccino, mentre l’ammiraglia Thesis è la potente e silenziosa berlina guidata da John Malkovich nei panni di un esorcista all’appuntamento con il Male, nelle sequenze dell’originale «The Call» che ha segnato il debutto di Pirelli nel cinema. «Con un background di questo tipo era inevitabile scegliere di associare Lancia alla Mostra del Cinema di Venezia - spiega il responsabile del marchio François - quest’anno in modo particolare, perché la rassegna fa da cornice ideale alle celebrazioni dei nostri cento anni di fronte a un pubblico internazionale».

L'evento conclusivo andrà in scena martedì pomeriggio al Lido, nell’area Lancia davanti al Casinò.

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