Sergio Capelli, sindaco di Gorreto, 128 abitanti, 18 chilometri quadrati, 50 chilometri di strada, al confine con lEmilia. Allora, cosa ne pensa dellaccorpamento dei piccoli comuni?
«Mi sembra una manovra saggi. Andava fatta prima».
Però.
«I piccoli comuni hanno paure di perdere la propria cultura. Ma per dare più servizi vanno uniti. È unoccasione, facciamola. La vecchia legge prevedeva lunione sotto i tremila abitanti, ma è stata presa allacqua di rose. Ora invece si può fare un bellorto e coltivare molto meglio».
Sarà una mosca bianca rispetto a tutti gli altri suoi colleghi che rischiano di vedersi scomparire il loro municipio...
«Sono uno dei pochi a dire di sì. Non vengo dalla politica, ma dal mondo del lavoro. Sono andato in pensione e sono entrato in politica. Senza strutture si fa poco, bisogna essere più grandi».
Daccordo, però da un punto di vista del risparmio, alla fine non sarebbe poi così tanto.
«Sotto laspetto dei tagli delle spese, forse sarebbe poco. ma un domani...I dipendenti bisogna riunirli tutti insieme e in un futuro diventerebbe più economico».
Ma lamministrazione di Gorreto quanto costa?
«Le posso dire che io ho rinunciato allo stipendio. Lo posso fare perché sono pensionato. Alcuni consiglieri e assessori rinunciano a gettone e indennità, altri no. Ma si tratta di poca cosa, 15-20 euro a seduta. E di sedute ne faremo quattro allanno. Ma sotto il punto di vista delle migliorie e dei servizi ai cittadini, dico sì allaccorpamento».
E con chi vi potrebbero unire eventualmente?
«Rovegno, Montebruno, Fontanigorda, Rondanina. Oppure si può fare un discorso con Ottone, noi siamo sul confine con lEmilia».
Insomma, avanti tutta con la manovra.
«Sì, ora aspettiamo che esca fuori la legge».
E invece lunione dei servizi?
«Abbiamo iniziato ad accorpare i servizi perché ce lhanno imposto per legge. Per primi i servizi sociali, ora dovremmo mettere a punto i trasporti. Ma senza comunità montana ad esempio non abbiamo più il servizio antincendi boschivi.
Quindi?
«Prima uniamo i servizi, poi facciamo un unico Comune. Però vuol dire farsi bucare le ruote...gli anziani vogliono mantenere il loro territorio. I giovani meno. Cè campanilismo, ma va superato».
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