Il sindaco di Roma

Si è rifatto addirittura a Charles de Gaulle per perorare il suo appello all’istituzione del «quoziente familiare». Ospite al Meeting di Cl, Gianni Alemanno ha vestito ieri i panni, per lui non usuali, dello storico e dell’economista. Dal palco il sindaco di Roma ha invitato il governo a introdurre «nella riforma fiscale alla quale si è impegnato Tremonti» anche il «quoziente familiare». «Quando si parla di quoziente familiare lo si intende erroneamente come un costo, ma questo strumento non comporta alcun esborso, ma una semplice redistribuzione diversa degli interventi sul reddito» ha detto l’Alemanno economista, che ha poi lasciato spazio all’Alemanno storico, che ha ricordato come sia stato il generale francese a introdurre per primo gli sgravi nella tassazione delle famiglie: «Lo fece nella Francia che usciva dal secondo conflitto mondiale, in un momento di grande difficoltà».

L’intervento di Alemanno si è inserito nel solco tracciato due giorni prima dal ministro dell’Economia Tremonti, che di fronte alla platea aveva promesso sì «agevolazioni fiscali», ribadendo che la vera riforma fiscale che il governo ha in mente resta il federalismo «che stiamo già facendo».

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