La sinistra dice no a via Giorgio Almirante

Bocciata la delibera Gramazio: «Maggioranza ostaggio dei radicali»

Non ci sarà nessuna strada intitolata a Giorgio Almirante. Il consiglio comunale ha votato contro la delibera che aveva come primo firmatario il capogruppo della Destra, Fabio Sabbatani Schiuma, con la maggioranza spaccata: 23 i voti contrari e 17 quelli favorevoli. Deluso solo in parte Sabbatani Schiuma: «Sono felice che comunque tutti i partiti dell’opposizione abbiano sottoscritto la delibera ma non capisco perché si è dato il sì per Craxi e non per Almirante. Veltroni con una mano fa il buonista e con l’altra non riconosce una figura storica e politica». «La maschera buonista della maggioranza veltroniana è miseramente caduta sulla proposta di intitolare una strada a Giorgio Almirante - afferma il consigliere comunale di An, Luca Gramazio -. Ostaggio del diktat della sinistra radicale la maggioranza ha dimostrato di essere incapace di dare seguito ai buoni propositi che esprime». E Luca Malcotti definisce un abbaglio della sinistra la bocciatura di via Almirante: «È un errore non voler neppure oggi riconoscere, anche da parte della sinistra, una via a Giorgio Almirante, uomo al quale bisogna riconoscere il merito di aver portato i fascisti in democrazia imboccando la via della pacificazione nazionale». Anche secondo Malcotti «Veltroni continua a essere ostaggio della sinistra massimalista anche sul tema della memoria». Malcotti però vuole ringraziare «i colleghi della maggioranza che hanno votato a favore». E il capogruppo di An Marco Marsilio: «Veltroni ostaggio della sinistra anche sulla memoria».

«Quattro consiglieri dell’area moderata del centro sinistra - ricostruisce Marsilio - hanno votato a favore, altri due si sono astenuti, ma purtroppo a prevalere è stato lo spirito fazioso di chi ritiene che a sessant’anni dalla fine della guerra e quasi a venti dalla sua scomparsa Roma non sia ancora pronta ad intitolare una strada a un uomo che ha servito la nostra città a tutti i livelli, dal consiglio comunale al Parlamento europeo e che ha contribuito, in anni molto difficili, a rafforzare la democrazia e le istituzioni repubblicane grazie alla crescita e al radicamento del Movimento sociale italiano nella società».

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