da Roma
Il biglietto deve essere «socialmente equo» e quindi sono state le Ferrovie ad aver sbagliato. La Cgil e alcuni rappresentanti di Rifondazione e Verdi giustificano i pendolari campani e attaccano la Regione: bisogna ristabilire, dichiarano, le misure di sostegno alla mobilità.
E non importa se il sindacato sulla vicenda pendolari è spaccato: la Cisl Campania, con il segretario generale della Fit (Trasporti), Angelo Finizio, si schiera: «Siamo contrari - dice - a tali forme di proteste che limitano la libertà di altri lavoratori e utenti». La Cgil, al contrario giustifica e sostiene la rivolta: «Aver eliminato le misure a sostegno della mobilità dei pendolari adottate a suo tempo per alleggerire i costi dei trasporti è assurdo», scrivono la Cgil regionale e la Filt Trasporti in una nota. Nel comunicato si chiede anzi ai vertici delle Ferrovie di ripristinare «al più presto le misure, come atto di giustizia e di solidarietà verso i pendolari». E si espone in prima persona anche il segretario generale della Cgil Campania, Michele Gravano: «Trenitalia - avverte - si assuma le sue responsabilità. Si trovino misure per sostenere le esigenze dei pendolari».
Il diritto al biglietto equo-solidale è sacrosanto anche per il deputato di Rifondazione Francesco Caruso: la protesta dei pendolari è «un atto di denuncia contro Trenitalia. Fare gli strozzini con i pendolari - avverte il parlamentare dell'area no-global - pretendendo con la forza di far pagare fino allultimo centesimo per un servizio a dir poco scadente e vergognoso per un Paese civile, non aiuta a far quadrare i conti, ma aumenta solo la rabbia e lesasperazione».
Come accade i Europa, «la finanziaria deve prevedere interventi per i pendolari e Trenitalia deve far funzionare i treni», sostiene il capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli: «Non vi è alcun dubbio - osserva Bonelli - che garantire il trasporto pubblico ai lavoratori e agli studenti deve essere fatto attraverso un biglietto equo socialmente, se vogliamo anche dare un contributo allambiente».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.