Milano. Sulla riforma della previdenza si allunga lombra dei cosiddetti «lavori usuranti», ovvero di quelle categorie che dovrebbero essere risparmiate dallaumento delletà pensionabile. Secondo larticolo 59, comma 11, della legge 449/97 in questa categoria rientrano i lavoratori che svolgono mansioni «in galleria, cava o miniera», i «palombari», gli «addetti alle fonderie e alla lavorazione del vetro», tutti gli operai che «lavorano ad alte temperature» o in «spazi ristretti», nelle attività di «costruzione, riparazione e manutenzione navale» e nell«asportazione dellamianto». Ma questo elenco è destinato ad allungarsi. Sindacati da una parte e sinistra dallaltra hanno chiesto a gran voce che lallungamento delletà pensionabile non dovrà riguardare «tutti gli operai in generale» (7,9 milioni di persone, secondo le ultime stime), come vuole Rifondazione comunista, gli 860mila «turnisti» come chiede la Cgil e i circa 480mila insegnanti e maestre, come ha imposto il segretario della Uil, Luigi Angeletti.
Numeri enormi, che non si conciliano con la necessità di fare chiarezza sui numeri nei tempi strettissimi che il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha un po frettolosamente annunciato. Lobiettivo è quello di «limare» lelenco di «lavori usuranti» che arriverà sul tavolo di Palazzo Chigi in un momento successivo. Per non irritare ancora una volta sinistra e sindacati.Sinistra in pressing sui lavori usuranti
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.