da Milano
Uno degli elementi opachi nellattuale dibattito sullinasprimento fiscale, riguarda la reintroduzione delle imposte sulle successioni e sulle donazioni. Non è un mistero che i notai (si legga larticolo in pagina) siano sommersi da richieste e da iniziative di donazione dei patrimoni, in special modo degli immobili. Lidea di base è che donando oggi una casa o un terreno, si possa scongiurare lintroduzione domani di una imposta sulle successioni. Le donazioni infatti non sono tassate. Quella dei tanti proprietari di casa sembra dunque un comportamento economicamente razionale. Tanto razionale, che un ipotetico futuro governo Prodi potrebbe veder sfumare da sotto i piedi la stessa base imponibile della propria iniziativa di inasprimento fiscale.
Eppure Prodi ha unarma. Unarma impropria. E secondo quanto risulta al Giornale, praticamente tutti gli studi di fiscalisti più sofisticati ci stanno lavorando sopra per trovare strumenti che la aggirino. Vediamo di che si tratta.
Oggi la tipica donazione di un immobile prevede la concessione della nuda proprietà al beneficiario della liberalità e il mantenimento dellusufrutto in capo al donatore. È su questa chiave che i fiscalisti temono che la banda Tassotti (Visco, Prodi e Amato) potrebbe agire. Con un meccanismo tanto semplice, quanto micidiale, si potrebbe infatti introdurre una tassazione sul ricongiungimento tra nuda proprietà e usufrutto. La nuova imposta vanificherebbe lattività preventivamente elusiva messa in campo in queste settimane. E colpirebbe anche le donazioni esenti fiscalmente, grazie alla defiscalizzazione di Berlusconi, degli ultimi cinque anni. Sostanzialmente il beneficiario della donazione oggi non pagherebbe alcuna imposta. Ma quando per qualche motivo (la scomparsa del donatore è il caso più tipico) si dovesse arrivare ad un consolidamento tra usufrutto e nuda proprietà in capo allo stesso soggetto, si potrebbe applicare unimposta. Sarebbe un modo surrettizio e sostitutivo per far pagare le donazioni oggi esenti. È evidente che una tale tassazione non potrebbe essere applicata erga omnes, ma dovrebbe avere delle soglie minime oltre le quali introdurla: sarebbe perfettamente in linea con la tassazione delle «grandi fortune» di cui Prodi ha parlato.
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